, parcheggi e servizi e quindi negozi e uffici, nell’ottica di un impianto di ultima generazione.
“Abbiamo proposto all’advisor C&W un ventaglio di soluzioni sul nostro territorio, dice Certo sono proprio le infrastrutture la forza di Guidonia Montecelio rispetto i competitori. Al nuovo stadio As Roma, infatti anche grazie all’apertura del nuovo casello sulla Fiano San Cesareo potrebbero arrivare più agevolmente non solo i tifosi di Roma e del Lazio ma tutti quelli provenienti da Napoli e dall’Italia centrale, grazie agli importanti snodi viari che si articolano in questo territorio.
“Abbiamo individuato delle aree, ha spiegato Neri, che abbiamo posto all’attenzione dell’advisor. Si tratta dell’area vicino alla nuova stazione e al Maury’s, già donata al comune, ma anche aree private come quella di Tor Mastorta di proprietà di Gianni e l’ex Pista d’Oro di Santarelli. Ma potrebbero arrivarne altre di proposte, conclude Neri. Guidonia sarebbe una sede ideale per la nuova As Roma”.
Il sito di Tor di Valle di proprietà dell’imprenditore romano Luca Parnasi è collegato alla Roma-Fiumicino e alla Via del Mare e dispone anche di una fermata della metro B.
Per quanto riguarda il centro città sono anche in lizza Massimina (proprietà di Scarpellini), Tor Vergata (Caltagirone) e Bufalotta (Toti). Per ora tutti i privati proprietari dei terreni stanno presentando la loro documentazione dall’advisor Cushman & Wakefield. Compito dell’advisor è analizzare i siti e selezionarne tre o quattro da presenLa realizzazione dello stadio a Guidonia sarebbe un forte incoraggiamento non solo per i nostri tifosi, ma per l’economia della nostra area. Gli stadi di nuova concezione sono infatti luoghi non solo per la partita ma per lo sport e lo svago, punto di riferimento delle famiglie. Già fanno il tifo, i club romanisti presenti nelle nostre città, a partire dal più vecchio, nato 80 anni fa, il club Germano Coccanari di Tivoli. “Quello di avere un nuovo stadio è un sogno, averlo vicino sarebbe una favola”. Dice Franco Maurizi, presidente del club, mentre annuncia la campagna per l’iscrizione di nuovi soci 2012-2013.
“Il nostro club è molto frequentato, per le iniziative che facciamo durante l’anno ed anche per il maxischermo presente in sede. Certo qualche partita delude, come quella con la Fiorentina la scorsa settimana, e nascono critiche a mio giudizio spesso ingiuste. La Società ha un suo progetto, e dobbiamo avere pazienza. Un progetto avviato lo scorso anno dalla nuova proprietà. I nostri giocatori sono giovani, dobbiamo avere pazienza. Anche la costruzione del nuovo stadio è la dimostrazione che la Società ce la sta mettendo tutta. Ma si sa i romanisti vogliono vincere, e vogliono vincere subito”.
Ma uno dei Club più attivi del Nordest della provincia romana, insieme alle sedi di Tivoli e Marcellina, è il Roma Club Palombara Sabina “Solo la maglia”, nato nel marzo del ‘93, affiliato all’Associazione italiana Roma Club. Vanta 150 iscritti, soci tifosi che seguono la loro squadra del cuore in Italia e all’estero, sempre e comunque, che si vinca o si perda.
Qui a Nordest c’è entusiasmo sull’ipotesi suggestiva di Guidonia. «Logicamente sono favorevole ad un impianto nella Città dell’Aria», commenta Gianfranco Rosati, 40 anni, di professione agente di Polizia, da undici stagioni presidente del Roma Club di Palombara. «Ne guadagneremmo tutti, noi tifosi dei comuni limitrofi a Guidonia, l’economia locale, la fruibilità, i collegamenti ferroviari e soprattutto l’occupazione. Sì perché uno stadio è una grande risorsa per il nostro territorio, tanto bistrattato dal governo romano. Sarebbe un vantaggio dal punto di vista degli incassi per i commercianti locali ed un’opportunità di lavoro per le nostre aziende, oltre che un’occasione di inserimento per i tanti giovani disoccupati del Nordest», aggiunge Rosati, che è anche consigliere dell’Airc.
La scelta della proprietà americana è innovativa e va controcorrente col passato. «La nuova gestione della Società è lungimirante e scevra dalle logiche campanilistiche. Lo stadio a Guidonia sarebbe una novità assoluta e ne gioverebbero i circa 200mila tifosi giallorossi del Nordest, costretti finora a collegamenti disagiati prima di arrivare all’Olimpico di Roma», conclude Rosati. Così sulla corsa alla costruzione del nuovo stadio della As Roma, prendono corpo le candidature fuori la Capitale. In queste ore è notizia della seconda candidatura di un comune della Provincia di Roma inoltrata alla “Cushman & Wakefield”, l’advisor che avrà il compito di individuare un’area idonea per il futuro stadio della Roma. Dopo Guidonia Montecelio è il turno di Montecompatri.
Guidonia – Nuovo stadio della As Roma, molti romanisti fanno il tifo per la Città dell’Aria
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