L’anno scorso si erano divertiti a scagliare palle di neve contro le vetrate della chiesa. Stavolta hanno usato dei pezzi di tufo per mandare in frantumi le finestre al primo piano dello stabile dedicato alla catechesi.
I protagonisti sono alcuni giovinastri che trascorrono sere e notti a danneggiare la parrocchia di San Luigi Gonzaga, a La Botte.
Un vero e proprio tormento per padre Bogdan Szkodny, 45 anni, da 19 a capo della comunità, tanto da aver già presentato un paio di denunce all’Ufficio di Polizia di Villalba, l’ultima delle quali lunedì 4 febbraio per l’ennesima scorribanda messa a segno nella notte tra sabato e domenica.
Il bilancio è di due vetrate distrutte e 150 euro spesi finora soltanto per riacquistarle, ma il vero timore per il sacerdote polacco è che non si tratti dell’ultimo atto vandalico. La scoperta dei danneggiamenti è avvenuta domenica mattina, quando il prete è andato ad aprire i cancelli dell’edificio a due piani che fino al 1998 ospitava la scuola del quartiere e che da allora è adibito alle lezioni di catechismo per i bambini della comunione. Al primo piano ha rinvenuto i “cocci” e non gli è rimasto che allertare gli agenti diretti dal vice questore aggiunto Alfredo Luzi per un sopralluogo.
Alla Polizia si era già rivolto a febbraio 2012, quando per due volte in pochi giorni i soliti ignoti fecero il tiro al bersaglio coi vetri cattedrali – quelli colorati con disegni geometrici – della chiesa di San Luigi, scagliandovi addosso palle di neve.
Stando al racconto di padre Bogdan, di bravate ce ne sarebbero pure altre.
Come quella di gennaio, quando furono abbattute a calci 7 lastre di cemento al confine tra la chiesa e l’immobile della catechesi.
Senza contare che a furia di scavalcare la rete di recinzione tra la parrocchia e l’area comunale destinata al gioco del calcio, hanno finito per raderla al suolo. E che dire di quando fu divelta la “cavola” della simbolica botte in travertino all’ingresso della frazione?
Marcello Santarelli
