Castel Madama – “Rione Empolitano in crisi costretto a disertare il Palio”

vincenzo-santolamazzaIl Palio di Castel Madama senza un rione? E’ possibile, è già successo alcuni anni fa, quando Castelluccio dovette rinunciare alla storica manifestazione in programma a luglio.
Questa volta rischia di non partecipare all’evento tra i più importanti del paese, il rione Empolitano. Mancano le persone e soprattutto i fondi necessari per l’organizzazione. Al momento sono rimasti solo quattro rionali, compreso il massaro Vincenzo Santolamazza, da cinque stagioni a capo dello storico rione. Vincenzo 60enne imprenditore edile, dall’83 è nell’organizzazione e nel suo quartiere lancia un appello ed un ultimatum ai contradaioli giallorossi. «Se entro il 28 febbraio non avremo le adesioni, saremo impossibilitati a partecipare al Palio Madama Margarita», annuncia il massaro. 

«Mi rivolgo a tutti i rionali per rappresentare la situazione di disagio che sta vivendo il nostro comitato. Probabilmente saremo costretti a disertare il Palio, la manifestazione che più di ogni altra rappresenta la nostra città».   
Santolamazza, ma qual è il reale problema del vostro rione?  
«Semplicemente la mancanza di partecipazione. Per l’organizzazione, servono almeno quindici persone. Ed io mi ritrovo solo con gli amici Pierino De Vito, Massimo Perica e Giorgio Bussi. Non è possibile andare avanti così. Il Palio è fatto di passione e sacrifici, di nottate in bianco e soddisfazioni, fatica e gioia. In passato si è detto e scritto che il nostro rione aveva bisogno di un cambiamento.
Ebbene ora è il momento di farsi avanti e di scendere in campo con noi o al nostro posto per il bene dell’Empolitano. Accogliamo chi vuole mettere a disposizione la propria esperienza, capacità organizzativa e collaborazione, affinché il nostro rione possa adeguatamente competere nella prossima edizione del Palio. Noi da soli non siamo più in grado di farlo. Confidiamo nella passione della gente dell’Empolitano».  
La vostra situazione di disagio da quando perdura?
«Da più di un anno e mezzo. Man mano abbiamo perso simpatizzanti. Alcuni rionali  storicamente vicini all’ambiente e alla vita attiva del rione hanno mostrato un immotivato disinteresse. Certo ho un carattere fumantino, ma non è colpa mia, sono fatto così. Preferisco dire le cose in faccia. Io chiedevo solo maggiore partecipazione e sforzo concreto».
Quattro sono i rioni di Castel Madama storicamente in gara: Borgo, Castelluccio, Empolitano e Santa Maria della Vittoria. Per il Palio 2013 sono previsti l’allestimento di addobbi e scenari,   i cortei rionali, e la spettacolare contesa a cavallo, suddivisa nelle gare del Saraceno, delle Bandierine e della Corsa. «Il nostro cavaliere, Gino Croce di Agosta, ha vinto le ultime quattro edizioni della gara del campo, ma evidentemente neppure questo è bastato per rinvigorire il rione Empolitano», conclude Santolamazza.  
Cosa può portare una scarsa partecipazione?
«Senza rionali e soprattutto senza le donne non si potrà effettuare l’addobbo e il corteo. Loro sono la fonte primaria dell’associazione. Mancando le persone, manca anche il supporto economico necessario. Per allestire un Palio servono almeno 25mila euro, soldi per le infrastrutture, i costumi, il magazzino e per l’organizzazione delle feste che precedono l’evento di luglio».
Quando e come è nato il Palio?
«Il Palio è nato nell’82 da un’idea di Angelo Piselli, accolta dalla Pro loco del tempo guidata da Attilio Testa con Angelo Moreschini, Antonio Cipriani, Cleto Sabucci e altri. Dopo un’interruzione dall’86 fu ripreso nel 2004 con l’assessore Luigi Piselli».

Gino Ferretta

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