A cosa serviranno quei 100mila euro, don Marco l’ha già detto. Alla luce della nuova vincita, il sacerdote ha ribadito davanti alla comunità dei parrocchiani del piccolo comune reatino che il denaro verrà impiegato per la ristrutturazione della casa parrocchiale – oggi inutilizzabile – per poi aprirla alle persone più bisognose.
Dal canto suo, ogni giorno don Marco fa il pendolare dalla casa a metà strada tra Scalo e Borgonovo, dove vive con papà Claudio e mamma Anna, fino alla sua parrocchia in provincia di Rieti.
Ovviamente Claudio e Anna erano lì, al suo fianco, nel giorno della vincita. Sessantunenne originario monterotondese doc il primo, cinquantasettenne di Palombara Sabina la seconda, Claudio ed Anna hanno condiviso l’esperienza televisiva insieme al figlio sacerdote.
“E’ stata una bella esperienza, molto emozionante anche per noi – racconta la mamma -. Anche per Marco è stato un momento molto importante e, devo dire, anche sotto l’aspetto umano sono state ore molto intense. Il modo in cui ci hanno accolto negli studi e come ci hanno trattato è stato veramente squisito”.
Quello di Don Marco Ciappolini è un percorso di Fede iniziato quand’era adolescente. A Tiburno, nel 2007, l’allora 25enne parroco aveva raccontato di aver trovato la propria strada al ritorno a Monterotondo dopo un viaggio compiuto in solitaria. Da lì aveva iniziato il percorso da seminarista, durato cinque anni.
Poi l’approdo nelle parrocchie di Borgo Santa Maria – frazione di Montelibretti – per tre anni, e un altro anno a Poggio Mirteto.Poi, nell’ottobre 2006, prende i voti e affianca don Bruno nella parrocchia di Palombara Sabina. Infine il passaggio alla chiesa di Collevecchio.