Quattro giovani vite spezzate. Tragedia a Villaggio Prenestino, quando intorno alle 2:30 di sabato notte, la Ford Focus su cui viaggiavano i ragazzi, tra i 16 e i 22 anni, si è prima schiantata contro un palo della fermata dell’autobus su via Fosso dell’Osa, per poi precipitare giù in un fosso. Tre di loro sono morti sul colpo, il quarto durante il viaggio verso il Policlinico Tor Vergata.
Le vittime sono Andrea Di Luzio 22 anni, alla guida. Jacopo Tenaglia, 16. Alessio Galvanio, 18. Emanuele Boccuzzi, 20.
Il fatto
L’auto, con a bordo i quattro ragazzi, all’uscita da una curva in leggera discesa, si è schiantata prima contro una palina di fermata dell’autobus, poi contro un albero e poi ribaltandosi è finita in un fossato sottostante.
Le quattro vittime stavano rientrando da una serata trascorsa in un pub di Finocchio. Due di loro abitavano a Lunghezza e due a Villagio Prenestino.
Dai primi accertamenti della polizia municipale, accorsa sul luogo dell’incidente assieme ai Carabinieri e i Vigili del Fuoco, la macchina procedeva ad una eccessiva velocità e avrebbe sbandato nell’affrontare la semicurva, andando dritta contro la palina della fermata dell’autobus posta sul lato opposto della carreggiata. Nessun testimone diretto avrebbe assistito all’incidente, ma le persone dalle abitazioni vicine avrebbero udito un terribile boato e avrebbero chiamato i soccorsi
I Vigili del Fuoco hanno impiegato più di tre ore per estrarre i corpi dei ragazzi dalle lamiere. Uno di essi Jacopo Tenaglia, dava ancora segni di vita ed estratto per primo dalle lamiere contorte, veniva trasportato al Policlinico di Tor Vergata dove, poco dopo, decedeva.
Su luogo dell’incidente, sin dalle prime ore del mattino, è cominciato un pellegrinaggio di amici delle vittime a di persone comuni: Molti portavano dei fiori, molti non nascondevano qualche lacrima e qualche segno di commozione per la vita stroncata di quattro giovani vittime.