In corso nella mattinata di sabato 19 luglio la manifestazione di protesta in difesta del reparto di Neonatologia dell’ospedale Santissimo Gonfalone. Il presidio, organizzato dal sindaco di Monterotondo Mauro Alessandro, si tiene davanti l’ingresso del nosocomio in via Buozzi.
“Scendiamo in piazza e difendiamo il nostro ospedale – l’appello rivolto da Alessandri a forze politiche, sociali, associazioni, sindacati e cittadini -. Non molliamo adesso proprio adesso”.
Aderiscono all’iniziativa anche Cgil Roma Est Valle dell’Aniene, la funzione pubblica Cgil e lo Spi Cgil territoriali: “L’iniziativa – hanno comunicato – è stata organizzata a salvaguardia del reparto di Ginecologia e Ostetricia, minacciato di chiusura a causa dei provvedimenti della Direzione Generale e Sanitaria della Asl Rm G che, per mancanza di personale medico ed infermieristico all’ospedale di Tivoli, vuole trasferire tali figure professionali da Monterotondo a Tivoli. La chiusura del reparto comporterebbe per le donne di Monterotondo e dell’asse tra via Salaria e via Tiberina, la necessità di ricorrere per le cure e per il parto, all’ospedale di Tivoli tenendo conto che l’ospedale S. Andrea di Roma è sprovvisto del punto nascite. Va ricordato, inoltre che a Monterotondo attualmente si effettuano circa 500 parti all’anno. La Cgil respinge tale iniziativa di chiusura anche perché rientra in una logica inaccettabile che vuole mettere ulteriormente in discussione la funzionalità dell’ospedale di Monterotondo”.
Monterotondo – La protesta contro alla chiusura del reparto di Neonatologia
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