Una nuova autostrada per entrare a Roma. E’ stato questo l’obiettivo del concorso a cui hanno partecipato gli studenti di Architettura di Pescara. Idee e progetti che sono stati premiati mercoledì 16 luglio, presso il dipartimento di Architettura dell’Ateneo di Pescara, in occasione della fase conclusiva del contest Unidea, indetto dall’Università degli Studi D’Annunzio, da Toto Holding e Strada dei Parchi S.p.A., per riqualificare appunto l’estetica delle complanari di Roma sulla A24, la nuova strada maestra alla Capitale per chi proviene dall’Abruzzo.
Gli interventi dei giovani architetti si sono concentrati sul nodo tra la A24 e il Grande Raccordo Anulare, immaginato come una porta ideale e un biglietto da visita per chi accede a Roma. Presenti alla proclamazione, oltre agli studenti responsabili dei dieci progetti, il Rettore dell’Università D’Annunzio Carmine Di Ilio, l’amministratore delegato di Strada dei Parchi Cesare Ramadori, e i componenti della commissione giudicante: i professori del dipartimento di Architettura, gli architetti della Fondazione degli Architetti Chieti-Pescara e gli ingegneri di Strada dei Parchi.
Attorno all’idea di partenza e ai dieci elaborati in concorso ha preso corpo un dibattito sul ruolo dell’autostrada, che è stata immaginata come infrastruttura osmotica, capace di stabilire un dialogo fecondo con le preesistenze antropologiche, storiche e naturali del quadrante nord-est di Roma e di rapportarsi con le emergenze ecologiche e ambientali. Questo il filo rosso dei progetti, che ha coinvolto gli studenti della D’Annunzio in una ricerca appassionata delle tracce, dei segni e dei materiali caratteristici della Città Eterna e dei paesaggi di quella periferia est che è stata un tempo la campagna romana celebrata da Goethe. Con particolare attenzione alle tematiche dell’ecosostenibilità, dell’inquinamento acustico e atmosferico.
“Gli studenti di Architettura sono stati chiamati a una grande e affascinate sfida – ha commentato il rettore Carmine Di Ilio – dare un volto una personalità alla porta d’ingresso est dell’autostrada. Io credo che qualità dei progetti e delle idee elaborate dai oltre 30 studenti e neo laureati testimoniano dei risultati che giorno dopo giorno conseguiamo nelle nostre aule”.
Tre i progetti premiati, protagonisti sette studenti dell’Università coordinati dai professori Paolo Fusero, Adriano Ghisetti e Carlo Pozzi.
A tutti i partecipanti è stato consegnato un attestato di partecipazione. I tre gruppi vincitori hanno ricevuto da Strada dei Parchi un assegno di 2000 euro.
Lo spirito dell’iniziativa è efficacemente sintetizzato dalle parole del Rettore: “Siamo e viviamo nell’era della connessione: mettere in rete l’Università con le imprese, pur nel rispetto dei ruoli e dei compiti di ognuno, ci permette di offrire ai nostri studenti un servizio in più. Gli consentiamo, infatti, di misurarsi con il mondo del lavoro già durante la fase decisiva degli studi. In questo senso la collaborazione avviata in questi mesi con Strada dei Parchi e il nostro dipartimento di Architettura è un esempio di quale valore aggiunto si riesce a creare per i nostri studenti, lavorando insieme”.
In sintonia con quanto espresso dal Rettore, l’amministratore delegato di Strada dei Parchi Cesare Ramadori: “In un contesto in cui diventa sempre più difficile l’accesso delle giovani generazioni al mondo del lavoro, l’intento di Strada dei Parchi è stato quello di lanciare un segnale: dare ai giovani la possibilità di credere nelle proprie idee e il coraggio di difenderle. E le idee proposte dagli studenti, a prescindere dall’inevitabile selezione, sono risultate tutte affascinanti. La grande opera di raddoppio del tratto urbano dell’A24, da poco conclusa con largo anticipo dal Gruppo Toto, ci ha offerto l’occasione di proporre agli architetti di domani una palestra su cui metterle a confronto”.
Tutti i rendering e le planimetrie dei dieci progetti in concorso saranno esposti in una mostra permanente presso la sede di Strada dei Parchi, a breve distanza dal nodo con il Grande raccordo anulare.
“3R” di Antonio Curcetti e Francesco Mattioli
Caratteristiche del progetto: vasi in alluminio riempiti di materiali fonoassorbenti e riciclabili, che fungano da “filtri verdi” e da fonti di energie rinnovabili.
“Ri.vis.te riferimenti visivi territoriali” di Melissa D’Ambrosio, Lorenzo Trabucco e Stefano Pastore
Caratteristiche del progetto: un ridisegno degli impalcati stradali, che recupera il profilo degli obelischi, uno dei simboli della città.
(Di)Segno (In)Segno di Sara D’Ottavio e Michele D’Amico
Caratteristiche del progetto: interventi in tufo su specchi d’acqua, materiali caratteristici dell’architettura romana.