“Decorsi i 90 giorni di sospensione dei lavori decisi con ordinanza dal ministero dei Beni culturali e ambientali, la società Colari Ambiente srl, che fa capo a Manlio Cerroni, ha riaperto i cantieri per la realizzazione dell’impianto di Trattamento meccanico biologico in località Inviolata”. E’ quanto diffuso in una nota del Comune di Guidonia Montecelio.
“Nel periodo di stop forzato – proseguono dagli uffici dell’Ente -, infatti, nessun atto è arrivato dal ministero. Su quell’area non c’erano vincoli paesaggistici né potevano essere istituiti successivamente, mancando i presupposti previsti, qualsiasi atto fosse andato in quella direzione sarebbe stato oggetto di ricorso fondato. L’amministrazione comunale del resto lo aveva già scritto in varie circostanze al Mibac. Gli uffici del ministero avevano invece emesso una ordinanza di sospensione in via cautelativa del cantiere a decorrere dallo scorso 31 marzo. Una decisione che aveva ricevuto il plauso di certa politica antagonista in campagna elettorale, evidentemente in condivisione d’intenti con il ministero e nella più totale inconsapevolezza normativa relativa sulla vicenda. Del resto il Mibac è arrivato a rimettere in discussione la legittimità dell’intero impianto autorizzatorio della struttura, la mancanza del parere paesaggistico avrebbe dovuto inficiare tout court tutti gli atti emessi dalle varie amministrazioni e riguardanti l’Impianto. Invece nessun errore fu commesso dalla Regione in sede di convocazione della conferenza dei servizi autorizzatoria”.
“Novanta giorni decorsi inutilmente, un operato del dirigente del Mibac inspiegabile, che non può essere ricondotto alla normale prassi o nell’alveo delle norme e delle procedure previste. A questo punto ne faccio una questione di principio – dichiara il sindaco di Guidonia Montecelio, Eligio Rubeis – spingerò la Regione Lazio, l’assessore Civita e il presidente Zingaretti a quantificare il danno che gli atti del Mibac hanno determinato. Un aggravio di costi a cui saranno chiamati a far fronte tutti i cittadini della Regione. Sono i soldi serviti e che serviranno per il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti dei comune dell’Ato, da Monterondo a Tivoli, negli altri impianti di trattamento laziali, in attesa ed ormai con conclamato ritardo indotto dall’errore del Mibac che entri in funzione il Tmb dell’Inviolata, se è ancora intenzione della Regione attivarlo. La decisione di posizionarlo in quell’area e le sue sorti restano infatti legate alle scelte regionali”- conclude il sindaco Rubeis.
Guidonia – Inviolata, Cerroni riapre il cantiere per il Tmb. Il Comune aveva ragione, il Mibac torto
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