La riorganizzazione prevista salva infatti l’attività di ricovero, garantita con posti letto di medicina generale, di chirurgia e di Day Surgery, così come quella di risposta all’emergenza assicurata dai posti di OBI (l’osservazione breve intensiva), dal contestuale laboratorio d’analisi e dal servizio di teleconsulenza per la radiologia.
Ad attestare per il SS Gonfalone la qualifica di presidio di area disagiata sono la distanza e i tempi di percorrenza da e per l’ospedale di Tivoli, dipartimento d´emergenza e accettazione di riferimento del distretto sanitario, a cui spetta comunque la titolarità della risposta d’emergenza h24. Per questo nel Piano operativo sanitario si prevede anche che presso il nosocomio eretino siano presenti un mezzo di soccorso medicalizzato h24 e una elisuperficie.
“Prendiamo atto – afferma il sindaco Mauro Alessandri – che la cabina di regia sanitaria ha valutato e sostanzialmente accolto le osservazioni da noi sostenute nel corso dell’audizione tenutasi a maggio. La soluzione prospettata garantisce ai cittadini assistenza medico-ospedaliera d’emergenza e di degenza, nonché condizioni di lavoro e di responsabilità professionali ragionevoli e adeguate al personale medico e infermieristico”.
Resta all’orizzonte la data del 31 dicembre 2015, entro la quale si completerà il monitoraggio delle attività previsto dallo stesso Piano sanitario e che consentirà la verifica e l’eventuale riconsiderazione delle funzioni dell’ospedale, “in previsione – come recita il documento – di un rafforzamento dell’offerta di emergenza territoriale”, compresa, da quanto è possibile dedurre dal documento, quella del Punto nascite e del reparto di ginecologia.
“Per questo – continua il sindaco – occorre che la chance offerta dal Piano operativo sia colta appieno. Spetta perciò ai vertici amministrativi e sanitari della Asl Rm/G sostanziare la riorganizzazione con scelte opportune, puntuali e coerenti, sul fronte dei servizi e dell’impiego di personale, che invertano il trend degli ultimi tempi, confermino che i dati inerenti la produttività dell’ospedale siano quelli corretti e assicurino al SS Gonfalone quella piena operatività che è nella tradizione, nelle migliori potenzialità della struttura e nelle attese di centinaia di migliaia di potenziali utenti”.
Monterotondo – L’ospedale diventa “presidio di area disagiata”: salvate emergenza e degenza
Condividi l'articolo: