Tivoli – Protesta contro il Piano scuola, in piazza oltre 150 studenti tiburtini

Oltre a protestare contro il Piano scuola, gli studenti hanno voluto far sentire la propria voce anche per denunciare le condizioni precarie in cui si trovano le scuole tiburtine e chiedere interventi per la messa in sicurezza e la manutenzione ordinaria e straordinaria del plessi.

 

I commenti

 

“Abbiamo iniziato tre mesi fa – il commento dell’Unione degli Studenti di Tivoli, il movimento che ha guidato la manifestazione – e ora eccoci qua. Oggi gli studenti tiburtini hanno detto no a questo tipo di scuola, hanno detto no alla precarietà, no alla scuola dei privati e no alla scuola della competizione. Oggi sotto il comune abbiamo chiesto scuole migliori, scuole per tutti e scuole che formino veramente lo studente. Sono scesi il sindaco e diversi consiglieri sia di maggioranza che di minoranza, questo vuol dire che la nostra voce incomincia a farsi sentire, come la voce dei cori che abbiamo alzato a squarciagola per le vie di Tivoli. Ci vediamo il 25 ottobre a Roma, abbiamo organizzato un pulmino e anche li vi vogliamo numerosi. Oggi 150, domani 300, dopodomani 1000… sempre di più e sempre più rivoluzionari”.

“A Tivoli – ha commentato Gabriele Simonelli, del coordinamento nazionale Lista Tsipras che ha preso parte alla manifestazione – chiediamo all’amministrazione che si attivi immediatamente per far fronte al vergognoso stato delle scuole tiburtine, che a detta dello stesso sindaco mancano addirittura del certificato di agibilità”. Sul significato della protesta ha poi aggiunto: “E’ fondamentale che le rivendicazione degli studenti,che ancora una volta attraverso il combinato disposto del jobs act e della riforma della scuola vedono scipparsi diritti e futuro, si leghino ad una protesta più generale di ampio respiro che alluda ad una possibile azione di governo intesa a garantire non solo la gratuità della scuola pubblica e l’universalità del diritto allo studio, ma anche una riforma del mercato del lavoro che faccia piazza pulita della giungla contrattuale che condanna le giovani generazioni alla precarietà e che allo stesso tempo non inneschi un conflitto generazionale tra presunti garantiti e non. Per questo abbiamo aderito e sostenuto, a Tivoli come in altre decine di città italiane, l a mobilitazione degli studenti e sosterremo la manifestazione nazionale della Cgil il 25 ottobre”.

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