Sul posto Polizia e sindaco: lavori sospesi
Allertati dai residenti e dal comitato Rione Paterno presieduto da Fabrizio Cacchioni sono intervenuti sul posto gli agenti del Commissariato di Tivoli, con tre volanti, oltre al sindaco Giuseppe Proietti e al consigliere comunale di minoranza Manuela Chioccia.
I residenti hanno chiesto al sindaco di verificare il rispetto delle distanze dell’antenna dalle abitazioni ed eventuali incidenze sulla salute pubblica. Proietti al termine dell’incontro ha dato disposizione di sospendere i lavori per 45 giorni in attesa di un incontro da organizzare con la partecipazione dei residenti stessi e dell’Arpa, l’agenzia regionale che rilascia i permessi per le installazioni dei ripetitori.
Un ripetitore a 50 metri dalle scuole
I primi lavori sono iniziati mercoledì 5 novembre e oggi gli operai avrebbero dovuto mettere a punto il sistema per procedere poi l’attivazione del servizio che avrebbe garantito la copertura del segnale Vodafone per gran parte della vallata tiburtina.
La base per l’installazione del nuovo ripetitore della Vodafone è stata individuata su un terreno agricolo privato in via Val di Badia dove insiste un manufatto abitato. Ma l’aspetto che più di tutti preoccupa i residenti è il fatto che l’antenna si trova a 50 metri di distanza dalla scuola materna ed elementare Maria Montessori in via Paterno, e sempre nei paraggi rientra anche l’asilo nido “Officina dei Piccoli”. Sulla strada oltre alle abitazioni, sette famiglie, un’officina meccanica, una carrozzeria e l’officina di un fabbro.
Per adesso i residenti hanno ottenuto una vittoria con il blocco momentaneo dei lavori, una tregua che non calmerà la protesta dei cittadini fin quando non vedranno sparire del tutto l’ombra del ripetitore sul quartiere.
