L’identikit dei nuovi collaboratori-volontari che andranno ad affiancare e consigliare il sindaco e la sua maggioranza è presto fatto. Mercoledì 21 gennaio il sindaco ha ufficializzato 32 nomi, molti dei quali già anticipati da Tiburno, con la pubblicazione dei decreti per i vari incarichi. Un numero che non è da escludere possa continuare ancora a salire. Alcuni sono già consiglieri comunali, altri facce note della politica tiburtina, poi ci sono le new entry assolute ma che comunque almeno in campagna elettorale si sono impegnate a far eleggere l’attuale primo cittadino. Per accettare l’incarico di collaboratori dell’amministrazione, tutti hanno dovuto accettare alcune condizioni molto rigide messe come chiari ‘distinguo’: ad esempio l’incaricato dal sindaco non potrà prendere iniziative proprie, non potrà sovrastare in alcun modo l’assessore di riferimento né potrà pensare di poter avere un ruolo pari a quello del consigliere comunale. Una serie di piccole regole comportamentali che evidentemente è stato necessario ribadire per evitare eventuali gelosie o ‘prepotenze’.
I consiglieri con incarichi aggiuntivi
Nutrito il gruppo dei consiglieri comunali di maggioranza che andranno a ricoprire anche un ruolo come ‘consulenti’. Maria Rosaria Cecchetti (Progetto Tivoli) gestirà il coordinamento delle attività dei consiglieri del sindaco. Riccardo Luciani (Tivoli Mia) si occuperà dei rapporti di gemellaggio e della promozione internazionale della città: nella scorsa consigliatura da assessore alla Cultura si era reso protagonista dei gemellaggi con la città greca di Delfi e delle rinnovate collaborazioni con la francese Saint Amand les Eaux e la romena Focsani. A Fabio Attilia (Tivoli Mia) spetta il ramo sanitario dove in particolare si occuperà dei rapporti con le strutture ospedaliere ed i casi di dipendenze. Alessandro Baldacci (Cambiamo Tivoli) le materie sportive, un ramo che a Palazzo San Bernardino manca di un assessorato specifico. Damiano Leonardi di Una nuova storia (nella foto a sinistra) si occuperà di viabilità, traffico ed affissioni pubblicitarie: è già presidente della Commissione Polizia Locale, carica dalla quale potrebbe dimettersi per non diventare un doppione di sè stesso. Irene Marinucci (Una nuova storia) il compito di impegnarsi per le politiche giovanili. Per Stefano Pacifici (Progetto Tivoli) l’inedito compito legato alle politiche comunali per l’innovazione tecnologica. Ad Emanuele Di Lauro (Tivoli Mia) l’organizzazione della struttura tecnico-amministrativa comunale.
Ad altri tre consiglieri comunali sono andati incarichi territoriali, quelli cioè che si occuperanno in particolare di decoro urbano nei vari quartieri cittadini: si tratta di Marta Passariello (Progetto Tivoli) per Villa Adriana, Maurizio Conti (Movimento Tivoli Terme) per Tivoli Terme e Gabriele Terralavoro (Tivoli Mia) per il centro storico.
I grandi ritorni a Palazzo della destra storica tiburtina Tornano a Palazzo San Bernardino due tra i protagonisti del centrodestra cittadino degli ultimi decenni. Gianfranco Osimani, ex consigliere con Gallotti, sarà il referente del sindaco per quanto riguarda i rapporti con le associazioni ed il mondo del volontariato. L’avvocato Livio Proietti (nella foto), ex deputato An ed il cui nome di recente era circolato tra i papabili per il posto da dirigente dell’Avvocatura comunale, curerà le politiche comunali di supporto al funzionamento degli uffici giudiziari.
Gli altri nominati Confermate le indiscrezioni che circolavano da tempo su nomi che in effetti già sono al lavoro come referenti. E’ il caso di Salvatore Ravagnoli (nella foto), promotore della lista civica Movimento Tivoli Terme, che si occuperà di integrazione ed in particolare della situazione del campo nomadi a Stacchini. Oppure di Anna Maria Pensa, candidata con W Tivoli e moglie del consigliere Gianni Innocenti eletto con la stessa lista civica, che da esperta in materia sarà referente per quanto riguarda le politiche per l’infanzia.
Il mosaico dei nomi si completa con Daniele De Lellis, già segretario circolo Pd di Tivoli e candidato con Una nuova storia, si occuperà di Agricoltura e valorizzazione delle tipicità; Roberta Piacentini, candidata con Progetto Tivoli, per le politiche per la tutela e il benessere degli animali; Gabriella Musizza, candidata Tivoli Mia, si occuperà di mercati e commercio itinerante; ad Augusto Masotti, uno dei principali promotori del progetto Proietti, l’incarico di occuparsi di marketing territoriale e brand Tivoli; Costanzo Periotto, candidato con Insieme, si occuperà di Polizia Locale; Silvio Celi, commerciante a cui è stato chiesto di occuparsi delle attività legate alle botteghe storiche; Maria Luisa Angrisani per le biblioteche ed in particolare l’archivio storico del Comune; l’ex preside del liceo scientifico ‘Spallanzani’ Luisa Rettighieri per la formazione e pubblica istruzione; Luca Rinaldi per la diffusione della banda larga; Andrea Di Lisa per le politiche comunali di protezione civile; Fabrizio Gallotti, il fratello dell’ex siondaco, per le politiche per la città sicura; Claudia Sonzogni per l’amministrazione condivisa dei beni comuni urbani; Laura Grifi per le politiche comunali per la prevenzione e contrasto alla violenza di genere; Francesco Campi per le politiche dei trasporti pubblici locali; Virgilio Fantini per le politiche di contrasto del fenomeno dell’usura.
Anche altri due quartieri avranno referenti territoriali del sindaco. Per l’Arci-Empolitana ci sarà Andrea Oliva, mentre per il Bivio di San Polo è stato incaricato Andrea Gambelli.
Il perché degli specialisti esterni: è partecipazione o sono contentini agli amici della campagna elettorale?
Un esercito di ‘specialisti’ che viene rivendicato come partecipazione da parte dei cittadini interessati a contribuire a gestire la cosa pubblica. I maligni invece leggono questa operazione come altri ticket elettorali staccati dal sindaco per ‘accontentare’ i sostenitori, tanti, che hanno portato forza alle liste civiche. Una politica questa che comunque non trova tutti felici e contenti. Sempre ad essere maligni si potrebbe andare a sollevare più di qualche dubbio sulla scelta di portare a Palazzo tante personalità come se mancassero, magari all’interno dell’organico comunale, professionisti o capacità per svolgere le varie attività dei settori rafforzati. L’unica certezza è che dai prossimi giorni la soglia di Palazzo San Bernardino la potranno varcare con disinvoltura molte altre persone, oltre a consiglieri e assessori, sentendosi ‘gestori’ della cosa pubblica. Un’amministrazione comunale allargata che di fatto decreta la nascita del ‘proiettismo’.