Una storia difficile
Due relazioni complicate alle spalle. Il primo compagno gli faceva ripetutamente violenza e l’ultima volta l’ha addirittura spedita all’ospedale perdendo per sempre l’occhio destro. Il marito, da cui è separata da oltre sette anni, malgrado debba darle il mantenimento per la figlia minore, si è dileguato nel nulla. Per non parlare del rapporto difficile con il padre e il fratello, che da quando si è ammalato di tumore al seno, provano in tutti i modi a mandarla via da casa. L’unica cosa che le è rimasta e dove vive con la figlioletta. “Il mio sogno sarebbe quello di andarmene da qui per sempre – racconta -, ma come faccio? Qui almeno non ho da pagare l’affitto, e già le spese per le utenze stanno diventando insostenibili”. E come se non bastasse, da qualche giorno a Gaia le è stato portato via addirittura il materasso dalla sua cameretta. Da suo nonno, per darlo ad un altro nipote.
L’aiuto da un’amica
Ora rischia addirittura che le venga staccato il gas. L’ultima fattura è di 110 euro. Questo malgrado la richiesta di agevolazione richiesta attraverso il Caf di zona: “Certo se non inviano all’azienda fornitrice la mia richiesta, questo è il risultato”. Accanto a lei, solo la sua amica d’infanzia Mariella. “Ogni tanto mi fa la spesa, ci invita a cena da lei, ma mi fa sentire male, mi vergogno”, dice. “Questa ragazza è sola, la famiglia non si interessa nemmeno della figlia Gaia, non capisco come si faccia ad abbandonare uina persona in questo modo”, racconta l’amica, mentre allunga 50 euro ad Antonella, visto che in questi giorni ha frigorifero e dispensa vuoti.
“Datemi un lavoro”
Vane anche le lettere e le richieste di aiuto avanzate all’amministrazione di Guidonia, a cui chiede un supporto per trovare un impiego “di qualsiasi tipo”. “Non voglio sussidi, anche perché sono talmente pochi soldi che non riesco a mantenere mia figlia – dice Antonella -, vorrei poter lavorare, in fondo appartengo alle categorie protette, ma nessuno mi ha mai risposto finora. “Mi sono rivolta anche ai Servizi sociali per sapere della social card per i disoccupati ma tutti mi dicono di non saperne nulla, porto curriculum per poter avere la speranza di un qualsiasi lavoro anche in nero ma a nessuno interessa niente. Non so più come fare”. E conclude dicendo: “Devo arrivare alla depressione? A pensare al suicidio?”. Speriamo che qualcuno intervenga prima.
Veronica Altimari