Nello specifico, un cardiologo è destinato all’ospedale di Monterotorndo per il 50% del suo orario di lavoro, mentre un medico della medicina per mobilità d’urgenza all’ospedale di Tivoli. Con lo stesso destino sette unità infermieristiche verso Colleferro e Tivoli.
“Tutto ciò sta generando gravi problematiche di gestione che si stanno ripecuotendo sull’erogazione di un servizio essenziale come quello sanitario”, recita parte della diffida.
Un provvedimento che con tutta probabilità, è stato messo a punto per ovviare alle carenze di personale presenti in ospedali ben più grandi, e con maggiore flusso di pazienti, come quello di Tivoli e Colleferro, e su cui sono state addirittura ampliati reparti e posti letto, come da ultimo piano programmatico della regione i tema di sanità.
E con le assunzioni bloccate, non resta altro che trasferire il personale da una struttua ad un altra. Ma così facendo, che ne sarà dell’ospedale di Subiaco?