Zombie, Star Wars e manga: la grande festa del Romics

Anche quest’anno la manifestazione si riconferma con un doppio appuntamento grazie all’edizione primaverile. Le porte della Nuova Fiera di Roma sono aperte da giovedì 9 aprile e resteranno spalancate per i visitatori fino alla sera di domenica 12, quando calerà il sipario lasciando tutti con il fiato sospeso in attesa della kermesse maggiore che si terrà dall’1 al 4 ottobre.

 

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romics2015cCome per le edizioni passate a farla da padrone sono i cosplayers, ossia i visitatori che si presentano all’evento indossando letteralmente i panni dei propri beniamini e difficilmente diranno di no a una foto ricordo con gli altri partecipanti.
Non potevano mancare all’appello i costumi ispirati a grandi saghe cinematografiche come quella di Guerre Stellari, o a film del calibro di Ghostbuster che non solo non sembrano aver risentito dell’effetto del tempo, ma sembrano attirare tanto le nuove generazioni quanto chi con queste pellicole ci è cresciuto.
Largo consenso anche per le principesse dell’animazione Disney, tanto nei classici come Pocahontas quanto per le nuove avanguardie dell’animazione come Frozen.
romics2015bSpazio anche per le aree tematiche, grazie ai quattro padiglioni aperti e dedicati a specifici usi, permettendo così agli appassionati in costume di potersi riunire e formare piccoli o grandi gruppi
presso lo stand dedicato ai loro personaggi: non è dunque un caso scovare drappelli di Zombie vicino a una Jeep e a un muro abbandonato che richiama serie Tv in voga come The Walking Dead, o stand interamente dedicati a videogame come Leauge of Legends dove si sono fatti notare anche Laura Emiliani e Francesco di Carlantonio, due giovani ragazzi di Monterotondo e Tor Lupara, già presenti alle scorse edizioni ma con abiti differenti.
E tra i costumi più complessi ed elaborati fanno anche la loro bella figura la semplicità e la fantasia di chi, tramite un cambio di punto di vista, riesce sempre a stampare un sorriso: ed ecco che il sosia dell’attore Jonny Deep, con un semplice cartello al collo, si spaccia per una finta statua di cera della star invitando i presenti a non toccarlo.
In fondo l’importante è divertirsi.

Eugenio Nuzzo

 

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