A chiedere al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, di evitare che ciò avvenga, è stata la Giunta comunale di Jenne presieduta dal sindaco, Giorgio Pacchiarotti, approvando una deliberazione con la quale sono state anche espresse considerazioni sui motivi alla base della presa di posizione.
Nel documento è stato tra l’altro rilevato che l’operazione “cancellerebbe di fatto, l’unico corpo di polizia statale con una marcata specializzazione e professionalità in materia di tutela dell’ambiente, del territorio e della biodiversità”, oltre a determinare “la specifica professionalità del Corpo forestale dello Stato nella lotta ai crimini ambientali e nella tutela degli ecosistemi naturali”, oltre al controllo della tipicità e qualità dei prodotti alimentari, alla lotta agli incendi boschivi ed alle successive attività investigative ed alla costante attività di vigilanza e tutela dei Parchi nazionali e regionali, come quello dei Monti Simbruini.
La deliberazione della Giunta comunale di Jenne ha inoltre sostenuto che “l’assorbimento in altre forze di polizia del Corpo forestale dello Stato non solo non comporta apprezzabili risparmi nella spesa pubblica, anzi occorrerebbe prevedere risorse finanziarie aggiuntive da destinare all’adeguamento delle dotazioni strumentali e tecniche e del vestiario da fornire al personale, risolvendosi per contro in un minor livello di tutela degli ambienti naturali, dell’agricoltura e del territorio con conseguenti rilevanti costi economici”.
Ecco perché è necessario invece che “il Corpo Forestale dello Stato – ha aggiunto in conclusione il documento – venga rafforzato in termini di organico e di competenze specialistiche, affinché si configuri sempre più nettamente quale organo nazionale specializzato nella tutela e nella salvaguardia dell’ambiente, del territorio, delle foreste, del patrimonio agroalimentare e della biodiversità, anche a servizio delle piccole comunità locali, come quella di Jenne”.
Nei giorni scorsi analoghe iniziative erano state intraprese dai comuni di Arsoli, Arcinazzo Romano e Subiaco, sia a livello di Consiglio comunale sia di Giunta.
Fa. Lo.