Tivoli come le altre città d’Italia. La manifestazione è nata da un coordinamento nazionale che ha poi coinvolto le realtà locali attraverso i social network: “Se non facciamo qualcosa la scuola pubblica morirà”, dice Miriam Teodori, docente del Liceo Scentifico Lazzaro Spallanzani di Tivoli. E insieme a lei si sono presentati centinaia di insegnanti e studenti a pizza Garibaldi ieri sera, giovedì 23 aprile, alle 19:30. Con un lume acceso in mano.
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Il nemico numero uno è il Disegno di legge la “Buona Scuola”. E fino al 12 maggio non ci sarà pace per il Governo e per il ministro della Pubblica istruzione Stefania Giannini, perché sono previsti numerosi scioperi e mobilitazioni. E per i cinque minuti in cui si è tenuto il flash mob, la scuola è già morta.
Veronica Altimari
dettagli ed approfondimento su Tiburno in edicola martedì 28 aprile