Il parcheggio in via Marcellina, trentasette posti auto e otto posti moto, si caratterizza per un bassissimo impatto ambientale essendo stata realizzata con il metodo delle “terre armate”, un metodo altamente ecologico per la protezione e la messa in sicurezza del territorio. E’ una soluzione di ingegneria naturalistica per sostituire l’utilizzo del cemento con materiali di riempimento reperiti in loco (terra e pietrame). L’utilizzo del cemento è stato limitato così alla sola pavimentazione del parcheggio, caratterizzato inoltre dalle protezioni perimetrali in legno e dalla copertura con pergolato di ogni posto auto.
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Alla scoperta dei personaggi storici del territorio
“Tra gli indirizzi politici formulati dall’amministrazione comunale – spiegano dal Comune – assume grande rilevanza l’impegno a recuperare, riscoprire e valorizzare la memoria di personaggi della storia locale che nei diversi campi delle attività umane abbiano costituito emergenza ed esempio per le generazioni a venire nella comunità di San Polo dei Cavalieri. La scelta di questa amministrazione è stata quella di voler intitolare l’opera alla figura dell’uomo politico sampolese Antonio Felici in ragione delle sue attività di cittadino, sindaco, consigliere provinciale e funzionario di partito che hanno rappresentato motivo di lustro ed esempio per la nostra comunità”.
Chi era Antonio Felici
Negli anni ’50 fu apprezzato dirigente delle organizzazioni contadine e della Federmezzadri, svolgendo attività di massa soprattutto nel reatino. Dopo una prima esperienza amministrativa di Consigliere Comunale, nel 1964 fu eletto Sindaco del Comune di San Polo dei Cavalieri. Confermato nella carica a seguito delle elezioni comunali del 1970, un anno dopo venne eletto Consigliere Provinciale nelle file del Partito Socialista di Unità Proletaria. A seguito dello scioglimento del P.S.I.U.P., nel 1972 rientrò nel P.S.I. in qualità di Funzionario della Direzione Nazionale. Morì a Roma il 4 Settembre 1973. Fu autore del volume “Storia di San Polo dei Cavalieri”, pubblicato postumo, che tuttora rappresenta una validissima testimonianza letteraria e sentimentale dell’inscindibile legame con il suo paese natio.
“Coerente e tenace militante della battaglia socialista”: così lo definisce il necrologio a lui dedicato, pubblicato sul giornale “Avanti” organo ufficiale del Partito Socialista Italiano.