“Ci hanno accusati di non fare la raccolta differenziata ma non è vero – continua Armillotta -. Il problema è a monte, di chi non è in grado di gestire questo servizio”. Sul posto, il mattino successivo, sono giunti anche i vigili urbani del VI gruppo ed un dirigente Ama.
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La protesta: i cassonetti in strada
L’entrata alle case popolari stava diventando una mini discarica: “Nonostante le continue segnalazioni, da una settimana la situazione era diventata davvero ingestibile – prosegue
In arrivo nuovi cassonetti
Attraverso la protesta, i residenti sono riusciti ad ottenere la visibilità che cercavano. “Il mattino successivo sono venuti da noi sia i vigili urbani che un dirigente Ama. Inizialmente siamo stati accusati di non fare la differenziata, ma abbiamo spiegato che questo non è vero – racconta Armillotta –. Abbiamo fatto presente il nostro disagio e, per fortuna, presto verranno a portare dei nuovi secchioni per l’immondizia, con la speranza che passeranno più spesso”.
Una prima e lieve vittoria per i residenti che, però, sono stati messi nella condizione di dover protestare per un servizio basilare.
l.l.g.