Tivoli – Protesta dei rifugiati di Villa Olivia: “Cibo scadente e senza documenti, chiediamo dignità”

Ospiti della struttura, ragazzi provenieti principalemte da paesi africani come il Mali, il Senegal, il Ghana. Tutti ragazzi che si sono sicuramente lasciati alle spalle situazioni atroci, sperando in un po’ di fortuna qui, in Italia. Peccato che, le loro condizioni di vita all’interno dei centri d’accoglienza, sono anche conseguenza di una gestione lasciata nella mani di chi ha trasformato tutto questo in un business. E se nei “contatti” che le cooperative siglano con la Prefettura, a fronte dei circa 35 euro per ognuno di loro, ci sono numerosi beni e servizi  (dai vestiti, ai beni per l’igiene personale, assistenza medica e psicologica, corso di italiano, il pocket money), nella realtà poco di tutto questo c’è.

 

Oggi, lunedì 8 giugno, questi richiedenti asilo in particolare lamentano che: “I letti sono senza rete e capita di cadere – raccontano -, ci danno 5 euro di ricarica telefonica ogni 15 giorni, quando avremmo diritto a riceverne 2,5 al giorno (importo del pocket money) anche per i mezzi pubblici e altre spese di cui abbiamo bisogno”.

Su posto, Polizia di Stato, Carabinieri e Vigili urbani. Il traffico su via Tiburtina è rimasto rallentatato per diversi minuti.

 

ulteriori dettagli sul numero di Tiburno in edicola da martedì 9 giugno

 

 

Condividi l'articolo:
LEGGI ANCHE  GUIDONIA - Scuole superiori, boom di iscritti al "Majorana-Pisano"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.