Palombara Sabina – 27 e 28 giugno – Ciummacata a Cretone

E così “Pizza in Piazza”, l’evento che animerà il 27 e 28 giugno la frazione di Palombara Sabina, rappresenta un’occasione gustosa per conoscere un piccolo borgo nascosto del Lazio e per riscoprire i vecchi sapori di una volta: cotte in un grande forno a legna, le pizze saranno condite con i migliori prodotti del territorio e servite insieme ai classici fritti locali e a un’antica specialità laziale come la “Ciummacata”, ovvero le lumache preparate come vuole la tradizione romana: con pomodori pelati, aglio, olio, sale, peperoncino, una vera delizia da mangiare con apposite forchette o con i classici stuzzicadenti di legno. Una tradizione che in questo tratto della Sabina affonda le sue radici in un passato antico, quando in occasione della notte di San Giovanni – che veniva chiamata anche “la notte delle streghe” – i contadini si ritrovavano per una scorpacciata a base di lumache, vino, musiche e balli in piazza. A anche a Cretone, ovviamente, la birra e il buon vino paesano scorreranno a fiumi e ogni serata sarà animata da spettacoli musicali e da quel clima tipico delle feste di una volta che solo nei piccoli borghi è possibile respirare.

Organizzata dall’Associazione Culturale LiberaMente, con il patrocinio del Comune di Palombara Sabina, la manifestazione apre le porte ai visitatori più curiosi che vogliono approfondire la conoscenza di Cretone e del suo territorio. Le origini del primo insediamento di Cretone risalgono al VII secolo a.C., quando, il colle venne abitato per la prima volta, stabilmente, dalle popolazioni sabine; il villaggio arcaico seguì le sorti di tutto il territorio sabino in seguito alla guerra che nel 290 a.C. che portò i Romani, guidati dal console Manio Curio Dentato, a una schiacciante vittoria, che sottopose le città sabine al dominio di Roma. Il Castrum Cretonisviene menzionato per la prima volta in un atto di compravendita del 1276, dal quale risulta l’acquisto del castellarium Podii de Florada parte di Deodatus de Cretone, probabile fondatore del castrum. Circondato da ampie vallate, boschi e sorgenti di acqua, il paese presenta ancora il tipico aspetto di borgo medievale che si sviluppa intorno all’antico castello risalente al XIII Secolo; le sue acque termali, che sgorgano naturalmente da millenni, sono sulfuree, ipotermali e batteriologicamente pure e vengono utilizzate per scopi terapeutici. A pochi chilometri di distanza, meritano sicuramente una visita anche Palombara Sabina, che conserva il meraviglioso Castello Savelli, e il Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili.

 

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