“Con i soldi che mi hanno donato sono riuscita a pagare buona parte della caparra e del primo mese di affitto – spiega –. I restanti mesi li pagherò con la mia pensione, ma tra circa un mese dal comune di Roma dovrebbero arrivare dei fondi per aiutarmi con le spese”. Un lieto fine reso possibile solo grazie alla solidarietà ed alla generosità degli abitanti del quadrante est romano, commossi dalla sua storia.
Barbara: “Mi è tornato il sorriso”
Lo sguardo di Barbara è cambiato, da quando ha abbandonato la cantina per andare a vivere in un vero appartamento. “Sono felice, lo ripeto di continuo. Finalmente mi è tornato il sorriso – dice commossa, seduta nel soggiorno della nuova casa –. Qui mi trovo benissimo, si sta tranquilli, ho incontrato bellissime persone. La signora del piano di sotto mi aiuta, mi prepara il pranzo, mi fa compagnia. È come la mamma che non ho mai avuto”. A quanto sembrerebbe, inoltre, l’aria della campagna gioverebbe anche alla sua salute: “Da quando abito qui non ho più bisogno della stampella per muovermi, mi sento molto meglio”. Con una fermata della linea Cotral sotto casa, spostarsi verso Roma non le risulta difficile: “Passa una volta all’ora, ci mette una mezz’oretta ad arrivare nella Capitale”.
Consegnati gli ultimi fondi raccolti
Dopo aver consegnato i 517 euro raccolti il mese scorso, Stefano De Prophetis, abitante di Villaggio Prenestino ed ideatore della raccolta fondi, il 18 giugno ha portato personalmente gli ultimi soldi donati dagli abitanti: “Sono 97 euro, speriamo possano servire per le prossime spese”, spiega.
Una storia a lieto fine, dunque, per una donna che sta lottando contro un male incurabile: “Almeno potrò vivere i miei ultimi giorni in serenità”. Grazie alla periferia.
l.l.g.