Monterotondo – Case e sedi per associazioni negli immobili confiscati alla mafia

“I beni della mafia sono diventati beni pubblici – il commento del sindaco Mauro Alessandro all’indomani dell’approvazione in Consiglio comunale della delibera sull’acquisizione definitiva -. Dopo anni di intenso lavoro, di caparbietà, di attenzione, i beni confiscati alla criminalità organizzata, presenti nel nostro Comune, diventano beni dei cittadini. Ora al lavoro per valorizzarli, renderli fruibili, destinarli a quei fini sociali per i quali l’agenzia ha finalmente accolto la nostra antica richiesta di acquisizione a patrimonio. Ringrazio i gruppi consigliari che hanno votato a favore della acquisizione – tutti tranne il Movimento 5 Stelle che si è astenuto pur avendo portato un degno contributo alla discussione – e chi negli anni ha lavorato per raggiungere questo obbiettivo, da Gerardo Casamenti a Tonino Lupi, passando per tecnici comunali e consiglieri, finendo coi Prefetti Gabrielli e Postiglione che hanno impresso una evidente accelerazione a questo lungo processo. E’ davvero una vittoria della legalità, della giustizia, dello Stato”.

 

Allo Scalo sedi servizi, per formazione e culto ortodosso
In zona Dogana, nel quartiere dello Scalo, sono stati individuati dodici appartamenti dal primo al terzo piano dell’edificio C da destinare all’uso abitativo “anche mediante accordi di housing sociale”. Gli altri quattro locali commerciali, invece, andrebbero destinati – secondo gli intenti dell’amministrazione – ad una nuova sede del Centro di formazione professionale, ad una sede per i Servizi dell’Ares 118, una nuova sede per i volontari della Croce rossa italiana e dell’Avis, la nuova scuola per la formazione degli infermieri professionali (oggi posizionata in alcuni locali in affitto in via Marsala) da gestire in accordo con Asl Roma G e l’Università di Tor Vergata. A questo si aggiunge il luogo di culto per la Comunità romena, che ne ha già preso possesso.

 

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In via Gramsci uso abitativo per fini sociali

L’altra immissione al patrimonio pubblico riguarda invece il sistema di immobili, anche questi sequestrati,di via Gramsci 12, da anni al centro di problemi legati a situazioni di occupazioni abusive, degrado e, a volte, anche di violenza. In questo tutti i locali che vengono acquisiti, nelle intenzioni dell’Amministrazionepubblica, verranno destinati ad uso abitativo per fini sociali, anche mediante di housing sociale. Inparticolare si tratta di rimesse per auto e alcune abitazioni all’interno degli edifici due, tre e quattro.

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