“Il progetto – è stato spiegato – scaturisce dalla specifica vocazione del territorio del Parco, nel senso che dei trenta mila ettari della sua estensione, circa ventiduemila ettari sono rappresentati da boschi. Il legno quindi come materia viva e primaria, potenzialmente forte veicolo economico e di sviluppo sostenibile”.
Alla base della predisposizione del progetto è stato pure il recente allestimento, da parte dell’Ente montano, nel comune di Camerata Nuova (nel comprensorio del Parco) di una falegnameria completa di tutti i macchinari necessari alla lavorazione e alla trasformazione del legno, nonché la crescente richiesta di fabbisogno professionale nel settore del legno tra operatori e tecnici.
“L’attenzione dell’Ente alla preparazione dei giovani ed alla loro occupazione – è stato inoltre osservato – potrebbe trovare nell’attivazione del corso una risposta concreta prevedendo anche il conseguimento della qualifica di Operatore del legno e dell’attestato di Tecnico del legno”.
Le caratteristiche del progetto e le modalità del suo svolgimento, verranno illustrate nel corso della riunione operativa che si terrà presso il Centro Visita “Porta del Parco” di Subiaco (corso Cesare Battisti) mercoledì 9 settembre alle ore 17.
Fa. Lo.
