Trovato solo a vagare in via Fosso dell’Osa, a Villaggio Prenestino, grazie alla segnalazione di alcuni abitanti di zona è stato intercettato dagli operatori del canile e portato alla Muratella il 23 luglio 2012. Come succede ai tanti per cui non si trova altra opzione, comunque salvo e lontano dai rischi che solo la vita di strada può dare. È risultato con microchip, anche se non si è trovata nessuna connessione con un eventuale proprietario, è nessuno è andato mai a cercarlo. Solo, smarrito e disperato.
Dopo tre anni passati in un piccolo box del canile comunale della Muratella, Scooby-doo ha l’opportunità di trasformarsi da randagio a vigile del fuoco. E come? Grazie al progetto promosso da Io libero, associazione volontari canile di Porta Portese, che da anni lavora all’interno di diverse strutture comunali e che da tempo porta avanti questo lavoro con le forze dell’ordine, dando al cane un’alternativa di vita più che soddisfacente: “Il progetto con i vigili del fuoco è alla prima esperienza, ma abbiamo già lavorato con la Polizia in passato con ottimi risultati – spiega Simona Novi, presidente di Io libero, nella foto a sinistra -. I pompieri, con il nostro supporto, hanno selezionato altri quattro cani oltre a Scooby doo, tenuti per una settimana da altrettanti vigili del fuoco che li hanno studiati, analizzato a livello comportamentale e di attitudini particolari quale l’olfatto e la ricerca”.
I vigili del fuoco più esperti e già con la qualifica di istruttori li hanno così testati, dimostrando che possiedono il giusto equilibro e le capacità necessarie. “I candidati istruttori fino a gennaio faranno un corso, affronteranno un esame e chi verrà promosso come istruttore cinofilo tornerà alla Muratella per adottare il suo cane che diventerà un vigile del fuoco a tutti gli effetti – continua Novi -. Vivrà a casa con il suo conduttore, andranno a lavorare insieme e condurranno le medesime vite. E quando il pompiere andrà in pensione, ci andrà anche lui. E viceversa”.
Non solo utilità pubblica dunque, per il randagio di Villaggio Prenestino si apriranno anche le porte di un focolaio domestico. Meglio della gabbia in cui è stato costretto a vivere finora.
“Sempre che Scooby-doo non venga adottato prima – spiega Simona -, dare al cane l’opportunità di avere una famiglia priorità dare al cane l’opportunità di avere una famiglia, e comunque non preludergli questa possibilità”.
Veronica Altimari