“A seguito della vicenda delle casette dell’acqua e dell’imbarazzante inchiesta giornalistica che ne è seguita . comunicano dal Pd di Fonte Nuova – , abbiamo maturato il giudizio che l’amministrazione Cannella sia giunta politicamente alla finee non abbia più la fiducia del Partito Democratico.
Non è facile, dopo cinque anni di opposizione e di lavoro per la vittoria del giugno 2014, dover ammettere che non si può più andare avanti. Abbiamo preso atto della scelta del Sindaco nella formazione della prima giunta nonostante l’insofferenza da lui dimostrata verso qualunque discussione all’interno del Partito, partito che gli elettori avevamo premiato con 4578 voti. Sebbene fossimo contrari all’azzeramento della Giunta stessa, abbiamo indicato costruttivamente i criteri per la nomina dei nuovi assessori, che consideriamo evidentemente disattesi”.
“Azione amministrativa confusionaria e inadeguata”
Nel dare il benservito al sindaco il Pd non lascia spazio a mezze misure: “Nel tempo – spiegano – abbiamo rilevato una gestione personalistica, un’azione amministrativa troppo spesso confusionaria e inadeguata che si è manifestata con la sostituzione di ben tre assessori al bilancio nel corso di un anno e mezzo e con l’incapacità di indicare una nuova giunta dopo ben due mesi e mezzo dall’apertura della crisi. Per questo crediamo che non ci siano le condizioni politiche per individuare una giunta in grado di risollevare l’azione amministrativa”.
L’ultimatum
“Di fronte non tanto alla vicenda giudiziaria, che lasciamo agli inquirenti, ma alla mancanza di chiarezza, di trasparenza e all’abbandono dei cittadini di Fonte Nuova, alla mancata assunzione di responsabilità in merito ai fatti, che il nostro Partito non può e non deve permettere, chiediamo – specificano dal Pd locale – al Sindaco di rassegnare le dimissioni entro la prossima settimana. In caso questo non avvenga, il Partito chiederà ai consiglieri di presentare una mozione di sfiducia ai sensi del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”.
