All’apertura del processo ad Eligio Rubeis, si contano grandi assenti: esponenti della politica di cittadina (di governo e opposizione), ma anche dei cittadini. Pochi i curiosi che hanno deciso assistere, fatta eccezione per l’ex sindaco socialista di Guidonia, Giovan Battista Lombardozzi.
Un’udienza sospesa per circa un’ora, quando l’avvocato della difesa, Santino Foresta, ha chiesto di avere agli atti la notifica dell’apertura processuale. Una richiesta che è apparsa come la volontà di “prendere tempo”.
Cinque le eccezioni sollevate dal difensore di Rubeis, appellatosi anche ai diritti dell’uomo, a cui però il Pubblico ministero, Pacifici, ribattuto ricordando ai giudici come l’imputato si fosse già avvalso alla facoltà di non rispondere lo scorso luglio davanti al giudice delle indagini preliminari, e in ultimo la scelta di non presentarsi in aula oggi.
A costituirsi parte civile nel processo, Alessandro Gessi. Direttore dell’Ipercoop sito all’interno del centro commerciale Tiburtino.
Il processo è stato aggiornato al 30 marzo alle 9:30, data in cui verrà affidato al perito Fabio Milana l’incarico di redigere la trascrizione delle intercettazioni telefoniche e ambientali acquisite dagli inquirenti.
Prossima udienza, il 15 giugno, giornata in cui verranno scelti i testimoni da ascoltare: una decina quelli dell’accusa, almeno il doppio quelli della difesa. “Siamo arrivati finalmente a questo giorno, inizia il processo che dimostrerà una volta per tutte l’innocenza di Rubeis – commenta il legale Foresta – Tenerlo in custodia cautelare per tutto questo tempo, quando le indagini sono ormai terminate, è un tentativo da parte della magistratura di tenere sotto sequestro la democrazia”.