“Siamo al lavoro già dalla fine dello scorso novembre, anche se la spinta vera l‘abbiamo messa dal 7 gennaio – spiega Paolo Aprile, presidente del comitato festeggiamenti Carnevale – Il nostro obbiettivo è quello di portare tanta gente in strada, come nelle passate edizioni, e di mantenere vivo il momento del Carnevale a Guidonia”.
Le sfilate si terranno domenica 7 e martedì 9 febbraio, con partenza alle 14:30 da piazza Francesco D’Assisi, dove si trova il monumento ad Alessandro Guidoni.
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Ad aprire il corteo ci sarà il carro dedicato al “Re del Carnevale”, con la pupazza che verrà bruciata martedì grasso nella piazza dell’aeroporto militare. A seguire il “Trenino Guidonia express” per i bambini, quello organizzato dalla Croce rossa italiana di Guidonia col tema della “Campagna idea” sulla corretta alimentazione, quello dell’associazione “Nuova Villalba” sull’Olimpo, il carro con “Il sognatore sulla luna” tradizionale mascotte del Carnevale guidoniano che per questa edizione sarà vestito da “Inferno dantesco” con la partecipazione degli alunni della scuola materna Don Lorenzo Milani. Tra i carri più grandi, troviamo quello dedicato alla “Fabbrica di cioccolato” di Willy Wonka realizzato insieme agli studenti della Leonardo Da Vinci, e infine il carro costruito dall’associazione “Amici di Montecelio” dedicato a “Masha e Orso”, poi quelli di Snoopy e Capitan Uncino.
“Da diverse settimane stiamo tenendo corsi e laboratori nelle due scuole che hanno aderito all’organizzazione del Carnevale, la Don Milani e la Leonardo Da Vinci – conclude Aprile – Realizzeranno da soli le loro maschere in cartapesta e parte dell’allestimento del carro. Una modo per trasferire la tradizione del Carnevale ai più piccoli”.
E già si guarda, con timore al prossimo anno. “Aspettiamo da tempo che il comune ci dia l’autorizzazione alla costruzione di un capannone sul terreno che ci fu offerto in zona Sorgente – spiega Aprile -. Se non ci saranno risposte al più presto rischiamo di restare senza sede e che la prossima edizione del Carnevale non si possa organizzare”.
Veronica Altimari
