Tutto è iniziato con una denuncia di furto avvenuto nella notte del 14 ottobre dell’anno scorso in un parcheggio nei pressi dell’albergo Nova Hotel in zona La Rustica, a Roma. Una mano ignota dopo aver infranto il vetro della Mercedes parcheggiata era riuscita a portar via tre kit informatici per camerieri per un valore di circa 8mila euro, attrezzature appartenenti ad un rappresentante di apparecchi elettronici per i servizi di ristorazione.
A distanza di diverse settimane, navigando su un noto sito internet di annunci, un giovane ingegnere informatico collega della vittima si è imbattuto in un’offerta economica relativa a tre kit informatici per camerieri della stessa marca di quelli rubati, messi in vendita a metà del prezzo di mercato. L’iniziale sospetto che si trattasse del materiale trafugato all’amico, è diventato certezza dopo un scambio di fotografie ed informazioni via internet direttamente con l’autore dell’annuncio, smanioso di vendere la merce.
La trappola
Una volta acquisiti i dettagli, l’ingegnere informatico ha segnalato la cosa alla Polizia del Commissariato di Tivoli nella speranza di poter recuperare il materiale rubato ed incastrare il ricettatore.
Gli investigatori hanno così organizzato una messa in scena per sorprendere l’uomo ed assicurarlo alla giustizia. L’ingegnere, continuando a mantenere i contatti con il venditore, aveva preso un appuntamento per acquistare i kit informatici a Villalba, nei pressi di un supermercato. Lì si è presentato insieme ad un’investigatrice del Commissariato che si fingeva sua compagna e nel frattempo rimaneva in costante contatto radio con i colleghi dislocati intorno al luogo dell’appuntamento.
Una volta visti di persona, il 29enne ha invitato la coppia nel suo appartamento poco distante per ritirare la merce messa in vendita. Appena mostrati loro i kit rubati – riconosciuti dall’ingegnere -, sono intervenuti gli agenti della Squadra Investigativa con un vero e proprio blitz nell’abitazione.
Tutto il materiale rubato è stato sequestrato e restituito al legittimo proprietario, mentre il 29enne neo cittadino italiano è stato deferito alla Procura con l’accusa di ricettazione.