Lunghezza – Animali seviziati e gettati nei campi, guardie zoofile pronte alle ronde notturne

L’ultimo ritrovamento, domenica 14 febbraio all’interno di un’area verde in via Capestrano, in zona Lunghezzina: un gatto nero tagliato di netto a metà, con la parte superiore lasciata nel prato. Uno scoperta sconvolgente che hanno portato le guardie zoofile, insieme ad un veterinario della Asl Rm B a tornare in questa zona per i rilievi.
Valentina Coppola earth“Questa situazione è ormai allarmante, tanto che siamo pronti ad effettuare delle ronde pur di beccare sul fatto i responsabili – spiega Valentina Coppola, presidente di Earth, nella foto a sinistra – Purtroppo chi compie queste azioni, illegali ovviamente, sa che vengono puniti solo uno su cento. Bisogna coglierli sul fatto e, soprattutto in questo quadrante dove le aree verdi sono molto vaste, diventa davvero un’impresa”.
Tutto inizia dalla scorsa estate, quando in zona Castelverde si trovarono delle teste dei gatti all’interno di un campo agricolo. Il secondo ritrovamento risale invece a fine gennaio quando, sempre a Castelverde, furono trovati dei resti di animale chiuso in due buste (nella foto sotto a sinistra) di plastica, penzolanti dal ramo di un albero. In quell’occasione in un terreno di via Navelli, confinante con via Massa San Giuliano, con i veterinari della Asl alle prese con le analisi per animali seviziati2stabilire dna e motivi del decesso. “Anche perché uno dei due animali trovati era sicuramente un coniglio, viste le zampe posteriori – continua Coppola – per l’altro non abbiamo certezza visto che era privo di testa e il corpo tanto dilaniato da non poterlo riconoscere”.
Coppola esclude che si tratti di animali selvaggi, visti i resti ritrovati. Il gatto nero tagliato a metà, ad esempio, se fosse stato attaccato da un cane non sarebbe stato trovato con una separazione tanto netta. “Come gli animali trovati nelle buste – continua – anche se fossero conigli uccisi selvaggiamente per nutrirsi, non avremmo trovato le interiora, ne tutta la parte carnosa del corpo”.
Si tratta davvero di riti satanici? “Non lo possiamo dire con certezza – risponde il presidente di Earth -. Quel che è certo è che qualcuno che si diverte a torturare gli animali e in tutto il municipio VI sta diventando ormai frequente imbattersi in resti di animali nei campi che circondano i quartieri”. Coppola ricorda che proprio da questa zona di Roma arrivano maggiori segnalazioni per maltrattamenti di animali o perché tenuti in cattività.
“Purtroppo – conclude – siamo in un territorio che vive un forte randagismo di gatti e grandi colonie di conigli. Il sadico, o comunque chi trova piacere a fare questa violenza, non fa fatica a trovare le sue vittime, ed è perché questo che saremo più presenti. Vogliamo trovare i responsabili”.
Le ronde, come deterrente a chi commette queste barbarie, mentre l’invito, da aprte dei volontari di Earth, è di segnalare ogni episodio.

 

Veronica Altimari

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