Lui, ovviamente, non si è tirato indietro: “Il mio cuore e la mia mente è sempre rimasta qui al Cecconi – spiega Paolo Malizia, nuovo allenatore del Monterotondo da una settimana – quando nel 2013/2014 ho lasciato l’incarico da allenatore l’ho fatto più per dare una carica alla squadra. Ma io sono sempre rimasto qui anche se fisicamente non ero presente”. Da giocatore, da capitano, da allenatore Paolo Malizia è il Monterotondo: “Domenica avevamo di fronte una squadra di marziani, il Monterosi vincerà il campionato con molte domeniche di anticipo vista la caratura della sua rosa. Noi invece facciamo un altro campionato”. E il prossimo impegno parla di uno scontro diretto contro una rivale per la salvezza, il Montefiascone: “La squadra sta bene atleticamente, il mio calcio è maggiormente propositivo, anche per via del ruolo che ricoprivo quando giocavo, quindi a Montefiascone giocheremo la nostra gara cercando di vincerla. Ci vorrà cuore, carattere e voglia. Sono sicuro che i ragazzi ce la metteranno tutta e dovremo giocare a calcio, con calma, mettendo in pratica quello che sappiamo fare”. Rientra dopo due anni, a Paolo Malizia la voglia non manca: “Non ho mai tentennato neanche un secondo quando il presidente Dino Alessandri mi ha proposto di tornare a guidare la squadra. Al cuore non si comanda”.
Calcio, al Monterotondo torna Paolo Malizia
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