Guidonia – Abuso edilizio, ordine di demolizione per il marito dell’ex assessore Ieraci

Si conclude così lo “scandalo del mattone”. Lavori avviati in un’area vincolata, e per i quali non furono
sigili pr ieracirichiesti i pareri alla Sovrintendenza dei Beni archeologici del Lazio e dell’Etruria meridionale. Uno situazione che emerse proprio a seguito di una missiva che la Sovrintendenza ha inviato agli uffici di Palazzo Matteotti in cui si segnalava l’abuso, accertati l’8 marzo con un sopralluogo del cantiere da parte della Polizia municipale di Guidonia, e che è costato il posto in giunta all’assessore Ieraci.

L’ordine di demolizione e ripristino dei luoghi è stato firmato mercoledì 30 marzo dal dirigente Angelo De Paolis, dopo l’accertamento che le opere realizzate nel lotto ricadono “nella fascia di tutela paesaggistica-archeologica riportata nella tavola “B” del P.T.P.R. (“bene lineare” tl0329; antico tracciato via Casal Bianco)”. Ora il proprietario del terreno, Massimo Casavecchia, il locatario Chnitir e le imprese costruttrici, hanno 90 giorni di tempo ripristinare lo stato dei luoghi.

 

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