Si conclude così lo “scandalo del mattone”. Lavori avviati in un’area vincolata, e per i quali non furono
L’ordine di demolizione e ripristino dei luoghi è stato firmato mercoledì 30 marzo dal dirigente Angelo De Paolis, dopo l’accertamento che le opere realizzate nel lotto ricadono “nella fascia di tutela paesaggistica-archeologica riportata nella tavola “B” del P.T.P.R. (“bene lineare” tl0329; antico tracciato via Casal Bianco)”. Ora il proprietario del terreno, Massimo Casavecchia, il locatario Chnitir e le imprese costruttrici, hanno 90 giorni di tempo ripristinare lo stato dei luoghi.
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