Domenica 22 maggio, il comitato ha organizzato un aggiornata in cui si parlerà, tra le altra cose, anche del progetto del Parco nazionale dell’agro romano. Ma Gabii resterà inacessibile.
“Il parco archeologico di Gabii resta chiuso per mancanza di personale”. Questo quanto si sono visti rispondere i membri del “Comitato promotore a tutela della salute e dell’ambiente” dalla Sovrintendenza speciale di Roma guidata da Stefano Musco. “Ritengo sia una cosa inaccettabile visto il lavoro che noi cittadini stiamo portando avanti anche per far conoscere le bellezze archeologiche della nostra zona – dice Katia Ziantoni del comitato – Il diniego di apertura del sito in una giornata domenicale e in un’occasione di confronto tra comitati, cittadini e politica è stato avvertito come l’ennesimo segnale di abbandono da parte delle istituzioni, incapaci di valorizzare il patrimonio archeologico e culturale della periferia romana.”
La visita guidata a Gabii, prevista per il 22 maggio in occasione dell’evento promosso dal Movimento cinque stelle sul tema dell’Ecodistretto, e sull’idea di una periferia nuova, voleva proprio valorizzare le tematiche legate all’ambiente e alla cultura.
“È lo stesso Stefano Musco a confermare per telefono, che domenica 22 maggio non ha disponibilità di custodi – continua Ziantoni -. L’ennesima ‘porta chiusa’ in un momento tanto importante”.
Gabii infatti è una perla del versante predestino e potrebbe diventare un’attrattiva importante per i territorio. Non a caso, il progetto redatto da Andrea De Carolis per il comitato, e che verrà illustrato proprio il 22 maggio, parte da qui.
Chissà che Musco ci possa ripensare, visto che gli organizzatori dell’iniziativa di domenica sono decisi ad andare avanti. E che riavvicinare le persone alle bellezze del proprio territorio è una cosa importate, soprattutto per chi non sa di vivere a pochi chilometri da un patrimonio archeologico importante come Gabii.
Ve. Al.
