Calcio, Riccardo Sapuppo: “Real Monterotondo Scalo, ti porterò sempre nel cuore”

Ogni volta che il tecnico Antognetti ha avuto bisogno nel corso della gara o dall’inizio di puntellare il centrocampo e ha fatto ricorso a lui, Riccardo Sapuppo ha sempre dato il massimo rendendosi utile alla squadra. Non solo, Riccardo Sapuppo ha sempre risposto in maniera eccellente alle sollecitazioni del mister, sia quando ha giocato titolare che quando è entrato a gara in corso. In due stagioni ha collezionato comunque non poche presenze, alla fine trentadue in totale, e realizzato due gol. Lo scorso mese di novembre si è brillantemente laureato con 110 e lode in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro. Questo grande risultato universitario costringerà Sapuppo a mettere in primo piano il suo lavoro e per questo il calcio diventerà uno splendido hobby. In Eccellenza i giocatori si allenano quattro volte la settimana, Sapuppo non avrebbe avuto il tempo di allenarsi con questa intensità.

E da qui l’idea del giocatore di scrivere una lettera alla sua ex società perché Sapuppo lascia il Real. Lettera che spiega tutto il suo pensiero. “Caro Real ti voglio dedicare queste parole,ti scrivo per rivolgermi a società, tifosi e giocatori presenti e passati, cercando di riassumere in poche parole le mille sensazioni di questo momento. Sembra ieri che, in punta di piedi, sono entrato a far parte dell’organico rossoblù; eppure in pochissimo tempo mi sono trovato in sintonia con i pensieri di tutto l’ambiente, e ne è nata una delle più belle esperienze della mia vita. Insieme siamo cresciuti e migliorati, siamo saliti dalla Prima Categoria all’Eccellenza, abbiamo gioito tanto e raramente anche pianto, sia per ciò che accadeva in campo che fuori. Oggi però è il momento per me di iniziare una nuova esperienza calcistica, più conforme alla mia vita lavorativa e privata. Ma in qualche modo sento di dover rendere pubblico il mio saluto e i miei ringraziamenti. Che non ne rimanga fuori nessuno, dai tecnici ai dirigenti fino a tutti i tifosi, compresi i ragazzi dei Giovanissimi 2002 che ho allenato e che vedo crescere come tanti piccoli fratelli. Auguro a te , Real, le migliori fortune ed il più prosperoso futuro possibile all’insegna del bel calcio e della sana e pura aggregazione. Con la promessa di tenerti sempre nel cuore, urlo un’altra volta grazie. Ad Maiora, la nostra realtà è il Real”.

Sergio Toraldo

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