La banda, composta da sei giovani italiani e da uno romeno, tutti residenti nella zona Prenestina di Roma, è ritenuto specializzato nei furti ai bancomat e casse continue di istituti di credito nell’intera regione. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Tivoli, è stata avviata a seguito dall’arresto in flagranza di reato di tre soggetti, sorpresi dai militari della stazione di Montelibretti, lo stesso giorno, mentre facevano i “pali” in favore dei complici che nel frattempo si erano allontanati, dopo avere tentato, invano, di asportare la cassa continua dalla banca.
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Gli investigatori, supportati da attività tecniche e da accertamenti di natura biologica eseguiti dal Ris di 
Roma sulle tute, utilizzate dagli indagati per mettere a segno il colpo, poi abbandonate durante la fuga, hanno consentito di individuare i complici, autori materiali del reato. Le analisi dei Ris sono state in grado di ricostruire il Dna di due dei quattro arrestati su reperti sequestrati in occasione di furti consumati ai danni di altri due istituti di credito, rispettivamente in San Felice Circeo (LT) e Ronciglione (VT).
Gli arrestati, tra i 20 e i 40 anni, sono stati tradotti presso il carcere romano di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità giudiziaria di Tivoli, con l’accusa di furto pluriaggravato in concorso
