Al momento del sisma Eleonora si trovava nella casa di famiglia ad Amatrice in vacanza. A trovarla, scavando tra le macerie prima con le mani e poi con l’aiuto di un bobcat della Protezione civile, i due figli della donna.
La casa della famiglia Tondinelli era una palazzina storica del 1700 nel pieno centro di Amatrice, a due passi dal campanile diventato tristemente famoso nelle cronache dei giornali di questi giorni, segnando l’ora esatta della prima, violenta scossa. La figlia, invece, si trovava in una casa di nuova costruzione poco fuori il centro storico che ha retto all’urto del sisma, riuscendo a salvarsi insieme ai bambini piccoli e al marito. Per Eleonora Tondinelli, invece, non c’è stato nulla da fare. Alla figlia è toccato il compito doloroso del riconoscimento della salma.
La 78enne era sposata con Biagio Saviani, scomparso due anni fa, membro di una famiglia storica di Monterotondo. Statistico, dipendente dell’Eni, Saviani era stato uno dei soci fondatori della “Carlo Ferri”, che ha da pochi mesi ha inaugurato la nuova sede allo Scalo. “Tutta la Fondazione si stringe ai figli di Eleonora e Biagio per la loro perdita avvenuta in modo così drammatico – dichiara il presidente della Fondazione Ilario Moscatelli – Ricordo Biagio in maniera affettuosa, come una persona in gamba e preparata, un vero amico sia per me che per Carlo Ferri. Le nostre condoglianze ai figli per la perdita della moglie Eleonora”.
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