La sfilata di Montecelio dietro le quinte: il rito della preparazione delle “Vunnelle”

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La giornata di festa per la “Vunnella” inizia prestissimo: Susanna Paciotti, 24 anni, Monticellese Doc, si è svegliata all’alba e alle 7:30 era già a casa della nonna, per iniziare la preparazione per la sfilata.

Ci vogliono infatti più di due ore per indossare la “Vunnella”, il prezioso abito tradizionale settecentesco. La preparazione è una parte importante della festa, costituisce quasi un rito a cui partecipano le donne di famiglia oltre che un’operazione delicata in cui l’attenzione ai dettagli è fondamentale. Il corpetto ben stretto si unisce a una gonna a larghe pieghe, tradizionalmente di seta o damasco, tra i due c’è la “centa”, una fascia di seta. Sopra la gonna lo “zinale”, un grembiule ricamato fissato alla vita. Poi c’è il “fazzoletto ‘n collu” da poggiare sulle spalle, triangolare, bianco con ricami dorati. Anche l’acconciatura è particolarissima: i capelli sono raccolti dentro la “cartonella”, rivestita di fiori multicolori e fissati da “a maula”, uno spillo riproducente un fiore. Infine si indossa il caratteristico “fazzoletto ‘n capu” rettangolare e ricamato in oro.

Susanna ha sfilato anche quest’anno indossando il vestito che la bisnonna aveva cucito per sua madre: la maggior parte di questi abiti ha un grandissimo valore proprio perché è stata tramandata di madre in figlia per generazioni e realizzata con tecniche di ricamo tradizionali – dal ricamo in oro al ricamo a maglia fissa-.

Alle 9:30 la “Vunnella” era finalmente pronta. La sfilata è iniziata puntuale alle 10:30, quando più di 70 figuranti di tutte le età, preceduti dalla banda musicale, hanno attraversato la scenografica scalinata della piazza San Giovanni coordinati dagli organizzatori. Protagoniste assolute le Vunnelle, ragazze, signore e bambine, alcune sole altre in coppia con il “Buttaro”, vestito di velluto nero e con cappello. Il corteo è proseguito tra i commenti delle signore più anziane sui vestiti, e le foto scattate da parenti, amici e da qualche visitatore curioso. Infine il gruppo, seguito dalla folla ha raggiunto il convento di San Michele Arcangelo dove la celebrazione della Messa ha concluso la manifestazione.

 

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Elena Giovannini

 

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