In che modo? Promozione di tutti i prodotti agro alimentari delle “nostre terre”, valorizzazione delle aziende locali, convegni scientifici su tematiche legate al mondo dell’agricoltura come settore importante dell’economia mondiale. “Una Festa dell’uva e dell’agricoltura – scrivono da Comune – che punta ad allinearsi agli standard delle moderne fiere del nord Italia, mantenendo però le tradizioni mentanesi, che hanno permesso all’evento di raggiungere il 61esimo anno di vita”.
“Abbiamo voluto rinnovare questa manifestazione sin dal nome: Festa e non Sagra – spiega l’assessore alla Cultura Barbara Bravi – soprattutto per dare un segno di discontinuità rispetto al passato. Oggi a Mentana non c’è più l’uva e l’agricoltura langue, a parte qualche nuovo spiraglio che stanno aprendo alcuni giovani volenterosi e che vogliamo valorizzare. Abbiamo voluto mantenere però la tradizione della sfilata dei carri, ma dandogli un senso preciso con un argomento tematico, per non vedere ‘fate turchine’ o altri temi che con la tradizione agricola non hanno nulla a che fare. Saranno tre, in rappresentanza delle tre realtà di cui si compone il nostro territorio: Mentana, Casali e Castelchiodato”
“Abbiamo dato un taglio nuovo alla manifestazione- ha detto il Sindaco Marco Benedetti- più attento alle tematiche della produzione vinicola e dell’agricoltura in generale, a fronte di un costo di circa 5mila euro di cui però solo 2mila investite dal Comune, il resto è stato infatti un finanziamento regionale. La galleria Borghese ospiterà una serie di incontri, perché questo nuovo taglio della Festa, vuole sfruttare momenti come questi per far sì che l’uva ed i prodotti agricoli tornino ad essere un volano per il rilancio dell’economia locale”.
A chiusura della Festa dell’uva, l’ultimo dei concerti di fine estate che questa sera, venerdì 30 settembre alle ore 21, si terrà in esclusiva nella suggestiva cornice della chiesa di San Nicola al Castello aperta per l’occasione del concerto del Quartetto Romano, che eseguirà musiche che spazieranno dal classico al moderno, con brani tra gli altri di Bach, Gershwin, Nino Rota.
Nella frazione di Casali invece “Si può dare di più” serata di beneficienza a per i terremotati del centro Italia organizzata dal Comitato per Casali, con cabaret, musica e spettacolo e naturalmente l’immancabile amatriciana.