Era il 20 luglio del 2015 quando la Procura della Repubblica di Tivoli diede esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal locale Ufficio del Gip con l’accusa di “concussione, corruzione e induzione indebita a dare o promettere utilità”. Con il proccesso avviato, per l’ex primo cittadino della Città dell’Aria la feccenda non è certo finita. E torna in libertà “solo” per la scadenza dei termini previsti dalla legge, e dopo che il tribunale tiburtino aveva negato la richiesta di scarcerazione avviata dai suoi legali più di una volta.
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