Guidonia – Il Comune cambia serratura agli uffici del Teatro Imperiale, l’associazione: “Un abuso”

Lunedì mattina, 21 novembre, senza nessun preavviso sono state cambiate le serrature degli uffici e della biglietteria, impedendo loro ovviamente di entrare.
Una situazione che sta diventando davvero paradossale, dove l’associazione rivendica “l’aggiudicazione della gestione triennale del teatro” ma, dall’altra parte, c’è il lavoro dei commissari ancora alle prese con un bilancio comunale difficile, complicato da sanare e di cui, al momento, non si conosce neppure la data di approvazione.
Insomma, chi affidò il Teatro Imperiale alla San Babila pare averlo fatto senza avere i soldi in cassa, visto che la sopravvivenza della sala appare legata ad un documento finanziario mai votato.
“La stagione teatrale è stata presentata lo scorso giugno, abbiamo venduto 400 abbonamenti e quando il commissario Marani ci ha ricevuto avevamo trovato un accordo per andare avanti, tagliando del 50% la programmazione e affittando la sala di volta in volta – sottolinea Gennaro D’Avanzo, direttore artistico della San Babila – Peccato però che, dopo questo accordo verbale, la il volere dei commissari sembra andare in altra direzione, impedendoci di svolgere il nostro lavoro. Avremmo evitato di anticipare soldi e vendere ulteriori biglietti se ci avessero spiegato chiaramente la situazione”. “Devono pagarci ancora il saldo della prima fattura del 2015, che ammonta a circa 11mila euro e corrisponde ad un decimo del contributo comunale previsto – spiega Anna Greggi della San Babila – Stiamo portando avanti un’azione legale per capire una volta per tutto se sono legittimati a buttarci fuori dal teatro, il cui affido ci fu dato dall’amministrazione comunale. Siamo disposti anche ad azioni estreme per far valere i nostri diritti e quelli degli spettatori che hanno già acquistato il biglietto”.

Ve. Al.

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