Per il 29enne scattò subito l’arresto per spaccio e impossessamento illecito di beni culturali appartenenti allo Stato. Apparve infatti subito singolare che, accando alla droga, i contanti e il materiale per il confezionamento delle dosi, il ragazzo conservasse oggetti tanto antichi e, probabilmente, preziosi. Dopo una attenta analisi, Zaccaria Mari, funzionario della Soprintendenza archeologica del Lazio e dell’Etruria Meridionale, ne ha accertato l’inestimabile valore storico, tutti oggetti d’epoca romana di cui però è impossibile ricostruire fedelmente la provenienza.
I reperti potranno ora essere ammirati al Museo Rodolfo Lanciani di Montecelio. Negli stessi locali in cui viene conservata la celebre Triade Capitolina.
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