Era molto amato don Giuseppe, tutti i fedeli della parrocchia in via Ludovico Muratori 43, avevano una parola buona per quel sacerdote arrivato tredici anni fa. “Don Giuseppe, il tuo Vescovo è qua”, gli aveva sussurrato Papa Francesco appena qualche giorno fa, nella recente visita. “E’ stata un’emozione grande, si è avvicinato e gli ha parlato all’orecchio”, spiegò Don Luigi Tedoldi, per tutti don Gino. Era costretto a letto, ormai in stato vegetativo, in seguito alla diagnosi di sclerosi laterale amiotrofica, una condizione sopraggiunta in brevissimo tempo, dopo una caduta in quella che sarebbe dovuta essere una giornata di giochi, nel campo estivo di Cassino, quattro anni fa. Il Vescovo di Roma, il nostro Papa Francesco, era venuto a dare l’estrema unzione con una carezza. Veniva dalla parrocchia di San Ciro Martire ad Avellino ma a Setteville si era formato, perché qui arrivò che era ancora seminarista e qui è diventato diacono e poi sacerdote, e qui ha lasciato i suoi fedeli.
A breve verranno comunicati i tempi e i modi dell’ultimo saluto a don Giuseppe