Sul caso indagano gli agenti dell’Ufficio di Polizia di Villalba che hanno sequestrato le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza della società derubata. Secondo una prima ricostruzione, la “paranza” è entrata in azione alle 15,57 penetrando nel garage dove ha sede il magazzino dopo aver tranciato la catena di chiusura del cancello.
I malviventi non si sono fatti scrupolo che fosse pieno giorno e che il deposito sia ubicato sotto i palazzi.
Fatto sta che la banda ha tentato di penetrare nel magazzino forzando le 4 serrande laterali situate nel seminterrato coperto e non visibile dall’esterno: così i ladri prima hanno aggredito il lucchetto a cupola di una saracinesca, quindi hanno lanciato il Ducato addosso alla terza. E’ stato tutto inutile, perché il mezzo non aveva spazio di manovra sufficiente a prendere la rincorsa.
A quel punto i balordi hanno lanciato il furgone addosso alla serranda dell’ingresso principale, incuranti di poter essere visti dal vicinato. In un paio di minuti hanno caricato nel cassone 17 colli per un totale di 408 paia di scarpe e sono fuggiti col mezzo seriamente danneggiato.
Nel frattempo i residenti hanno allertato il 113 e una volante ha intercettato il Ducato in fuga verso Villalba, ma il conducente e i complici a bordo sono sgattaiolati via abbandonando il carico.
Già 4 mesi fa ignoti avevano tentato di assaltare il deposito della “Heng Li srl”, praticando un taglio su una saracinesca. A febbraio una nuova tentata irruzione. In entrambi i casi i ladri erano stati messi in fuga dall’allarme scattato per la presenza dei sensori.
Un altro furto di scarpe cinesi era stato messo a segno nel tardo pomeriggio di sabato 18 marzo ai danni della “Fly Shoes srl”, al chilometro 21 della Tiburtina, al Bivio di Guidonia, sul retro del supermercato Eurospin.
In quel caso le telecamere di sicurezza immortalarono quattro banditi che utilizzarono un furgone Fiat Ducato bianco per sfondare il portone del deposito e caricare 600 paia di sandali da donna.
Un testimone giura che sul posto ci fosse anche una Fiat Punto grigia: pochi minuti dopo l’assalto un’auto dello stesso modello e dello stesso colore era stata intercettata all’Albuccione dai carabinieri.
A bordo c’erano due venditori ambulanti italiani, un incensurato di 28 anni e un 37enne con un piccolo precedente per truffa: il giudice li ha reclusi a Rebibbia con l’accusa di furto aggravato.
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