Giovedì 1 giugno Eugenio (Nella foto a sinistra, ndr) ha accompagnato sua moglie nella struttura sanitaria tiburtina e quando si sono aperte le porte dell’ascensore del secondo piano, dove si effettua l’elettrocardiogramma, è impallidito: un paio di guanti usati e sporchi giacevano appesi al passamano, a terra ulteriori segni di degrado come fazzoletti e ancora guanti.
“Una signora anziana e poco vedente ha messo la mano sopra ai guanti sporchi e le ho detto io di toglierla da lì”, spiega Benisatto. Tutto è accaduto alle 8 del mattino e a quell’ora l’Ospedale pullulava già di persone, un via vai continuo di donne e bambini: insomma, una situazione spiacevole e anche potenzialmente pericolosa per la salute in un ambiente che, di norma, dovrebbe essere l’opposto, ovvero pulito e igienizzato per i malati e visitatori.
“Un vero schifo. Non sono andato a protestare perché tanto non mi avrebbero ricevuto”, conclude amareggiato Benisatto.