Guidonia – “Gestore” di carrelli mena ai carabinieri: profugo nigeriano dà di matto

Sul caso i militari dell’Arma mantengono al momento il massimo riserbo. L’unica certezza è che l’aggressore solitamente “gestisce” i carrelli all’esterno del punto vendita, chiedendo in cambio ai clienti una donazione.

Un’attività per niente gradita né ai clienti tantomeno alla direttrice dell’attività che avrebbe redarguito il nigeriano finché non si è trovata costretta a richiedere l’intervento del 112.

L’uomo è stato accompagnato nella Tenenza di Guidonia e sarebbe in stato di fermo mentre i militari avrebbero riportato alcune lesioni. In particolare uno dei due è stato trasferito al Policlinico Umberto I di Roma, dove è stato riscontrato un trauma cranico e una lieve frattura al polso.

 

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Non è la prima volta che Emmanuel A. finisce alla ribalta delle cronache per lo stesso motivo. Esattamente un anno fa, il 5 settembre 2016, il giovane aggredì Massimo Di Fausto, 54enne direttore dell’ipermercato Maury’s di Guidonia e  con un pugnò al volto gli fratturò l’orbita dell’occhio destro. La prognosi fu di 50 giorni. Processato per direttissima dal giudice Claudio Politi, davanti al quale si è avvalso della facoltà di non rispondere, patteggiò una condanna a 10 mesi con pena sospesa e fu rimesso in libertà. “L’imputato – spiegò all’epoca in aula il difensore d’ufficio – non parla italiano e non ha capito il motivo per cui i carabinieri volevano portarlo in caserma: così ha dato in escandescenza”.

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