Il provvedimento fa seguito all’istanza presentata nei giorni scorsi dal legale di Pucci, l’avvocato Alfredo Scaccia, lo stesso che aveva protocollato presso il Comune di Guidonia la richiesta di licenziamento dalla carica di dirigente. Il Giudice Di Grazia ha riconosciuto che, dopo 5 mesi di detenzione nel carcere di Rebibbia e dopo la fine del rapporto lavorativo con il Comune, è possibile concedere i domiciliari a Pucci, in una località distante come Frosinone, raggiungibile coi mezzi propri e senza scorta.
“Il presidente e i Giudici intervenuti hanno condotto magistralmente le indagini finalizzate ad accertare la richiesta della difesa – commenta l’avvocato Scaccia – dal provvedimento adottato emergono ottime possibilità a favore di Pucci per l’esito del processo. Ringrazio doverosamente il Tribunale, dimostreremo l’innocenza di Pucci nel corso del dibattimento”.
Vale la pena ricordare che il 27 luglio scorso il Tribunale del Riesame aveva rigettato la richiesta di scarcerazione, in quanto a detta dei giudici Gilberto Pucci non si è mai pentito e avrebbe potuto reiterare i reati. L’unico degli arrestati nell’ambito dell’operazione “Ragnatela” a restare in cella è l’ex vice sindaco Andrea Di Palma, da circa due mesi detenuto nel carcere di Mammagialla di Viterbo con l’accusa di corruzione.