I militari sono stati attirati dal forte odore che caratterizza la pianta e si sono introdotti nell’area alla ricerca dell’appezzamento illegale, trovando al suo interno l’uomo che ne stava “curando” l’irrigazione.
Una coltivazione di 25 fusti, di due metri di altezza circa, pronti “Per essere estirpati e posti in essiccazione”, hanno spiegato i finanzieri.
La successiva perquisizione nella casa dell’uomo, sita nella Capitale, ha restituito denaro in contanti, strumenti per il taglio e il confezionamento della merce, tre panetti e 55 dosi di hashish già pronte per la vendita per un peso di circa 350 grammi.
Il “coltivatore”, posto agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli, è stato condannato con giudizio direttissimo a un anno e otto mesi di reclusione.