Il più giovane avrebbe rotto una lampada stroboscopica e sarebbe quindi stato sgridato dal buttafuori, in risposta il ventenne tiburtino avrebbe estratto un coltello minacciando l’uomo all’interno del locale. Non finisce più perché, secondo i dati raccolti dalla Polizia, il tiburtino avrebbe atteso il 37enne fuori dal locale, aggredendolo al collo. Il buttafuori è caduto a terra mentre il ragazzo è scappato.
L’uomo è stato accompagnato in ospedale dove gli è stata refertata una prognosi di 21 giorni per “Ferita da taglio nella regione destra del collo”, è quanto ha raccontato la vittima gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Flaminio Nuovo, diretto da Erminio Massimo Fiore, intervenuti sul posto.
La Polizia ha ricostruito l’identikit del giovane, grazie alle testimonianze raccolte e, grazie ai social network, è risalita all’identità. Quando i militari sono arrivati nella casa del giovane, lui ha negato ogni responsabilità, pensando di farla franca. Nel corso della perquisizione, nella sua abitazione, è emersa la presenza di 3 coltelli, 2 proiettili cal.7,65 e all’interno della lavatrice c’erano ancora i vestiti che indossava la sera dell’aggressione.
Il giovane, di fronte all’evidenza, ha confessato e ha anche rivelato il luogo dove ha nascosto il suo coltello, un serramanico con una lama di 11 centimetri. Gli agenti gli hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare. Adesso il ragazzo è ai domiciliari e dovrà rispondere di tentato omicidio, porto abusivo di armi e detenzione illegale di munizionamento.