E così, all’alba di oggi giovedì 8 marzo, 300 carabinieri del Comando Provinciale di Roma coaudiavati dal Nucleo Elicotteri Carabinieri, dalle unità cinofile e da militari dell’8 Reggimento “Lazio”, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia Cautelare –emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della locale Procura della Repubblica-.
È stata un’operazione lunga e articolata che si è scontrata con un muro di omertà, hanno spiegato i militari, ma che ha comunque raggiunto l’obiettivo.
GUARDA IL VIDEO DELLE INDAGINI
Tanto riserbo non era che la conseguenza del timore che l’organizzazione criminale suscitava sul territorio. Infatti, i balordi gestivano le piazze di spaccio di Tivoli e Guidonia con la violenza.
Le operazioni sono andate così: per prima cosa i carabinieri hanno sequestrato 1 kg di cocaina a due giovani pusher, intuendo che sopra di loro vi fosse un’organizzazione ben più grande.
I due erano infatti una piccola parte del nucleo che oggi è stato sgretolato e per di più i carabinieri hanno scoperto che alla dirigenza vi era una rete con legame famigliare.
L’organizzazione deteneva le piazze dello spaccio delle due città con “la politica del terrore”: i carabinieri descrivono lunghi atti di aggressioni e minacce a pusher concorrenti o a clienti “in debito”. Si è anche arrivati a violenti pestaggi per ottenere il pagamento dei debiti di droga.
AGGIORNAMENTO CON FACCE E NOMI DI CHI ERA A CAPO DELL’ORGANIZZAZIONE CRIMINALE–> A QUESTO LINK