Quando hai iniziato a giocare a pallavolo?
Ho iniziato a giocare alletà di 9 anni nel minivolley alla Bruno Buozzi, con Laura Storno come insegnante. Ora, a 25 anni, sono ormai 16 le stagioni in palestra come giocatore. Sempre con la stessa maglia quella del Monterotondo.
Comè nata la tua passione per questo sport?
Ho iniziato per caso. Mi ero stancato di praticare nuoto, quindi ho deciso di provare pallavolo. La passione è nata con il tempo attraverso le vittorie, le sconfitte, le cadute, le rialzate, gli amici, i compagni, gli allenatori, i tifosi.
Per praticare questo sport hai dovuto fare delle rinunce?
Sì, ho rinunciato spesso ad uscire con gli amici, per poter fare una partita o un allenamento in più. Ho rinunciato a gite scolastiche e campi scuola. Ho dovuto, a volte, regolare lalimentazione: meno schifezze e più frutta e verdura.
Comè il tuo rapporto con gli altri ragazzi della squadra?
In questa stagione ho la fortuna di giocare con compagni veramente forti. Alcuni molto più grandi di me, anche di 10 anni, altri invece più piccoli. Per me avere un età intermedia è un aiuto per socializzare con tutti. Ho rispetto per i ragazzi più grandi e cerco di essere una guida per quelli più piccoli.
Qual è il punto di forza della squadra? E il tuo?
Il punto di forza della nostra squadra è il contrattacco o meglio ancora il muro-difesa. Siamo una squadra forte nel difendere gli attacchi avversari, ricostruire lazione e contrattaccare. Il mio punto di forza è la tenacia: non mollare mai neanche nelle difficoltà e cercare di essere sempre presente e stare sempre pronti.
Qual è stata la tua più bella vittoria?
La mia vittoria più bella è stata quella di quando avevo 12 anni e giocavo con lU13 la semifinale contro la Virtus Roma allenata da Savino Guglielmini, ora il nostro allenatore in serie C, e noi guidati da Laura Storno. È stata bella per tante ragioni. Per il fatto che noi eravamo sulla carta la squadra sfavorita e che in un torneo amichevole, che di amichevole non aveva nulla, ci avevano battuti nettamente. Quindi noi vincendo quella gara siamo riusciti nella vendetta sportiva. Ma soprattutto è stata bella perché è stata la vittoria che mi ha portato alla prima finale della mia carriera pallavolistica.
Che ricordi hai di quella partita e quali emozioni hai provato?
Di quella partita ricordo praticamente tutto. Ricordo i compagni di squadra, gli avversari, la palestra e la sveglia presto di quella domenica mattina. Ricordo i parziali di ogni set: 23-25 per Virtus Roma, 25-23 per Monterotondo e 15-13 sempre per noi. È stata una partita di sofferenza e di lotta su ogni pallone. È stata una partita di gioia e di dolore, ma soprattutto una partita per riuscire a realizzare un piccolo sogno: quello di giocare una finale.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Per il futuro, spero, a breve nel passaggio del Monterotondo nella categoria superiore: la serie B. Nel futuro più lontano, cercare di portare la nostra società, la Volley Team Monterotondo, più in alto possibile e rimanerci come giocatore o come allenatore.
Tiziano Nigro e Riccardo Lo Grasso
Istituto Comprensivo Raffaello Giovagnoli, classe I sez. F